Foto di morti e minacce sui cellulari dei passeggeri: terrore a bordo dell'aereo

Foto di morti ai passeggeri del volo Roma-Alicante, terrore a bordo. Minacce in aramaico
Foto di morti ai passeggeri del volo Roma-Alicante, terrore a bordo. Minacce in aramaico
di Emiliano Bernardini
Sabato 23 Luglio 2022, 20:04 - Ultimo agg. 24 Luglio, 13:52
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Gli smartphone di alcuni dei 147 passeggeri del volo VY1367 in partenza da Fiumicino e diretto ad Alicante hanno improvvisamente iniziato tutti a suonare. Il classico bip che ti avverte dell’arrivo di un messaggio. La curiosità derivante da un messaggero anonimo si è subito trasformata in paura. Teschi, figure macabre incappucciate e un testo in amarico con minacce di morte: un 18enne spagnolo ha seminato il panico ieri mattina all’aeroporto di Fiumicino. Una situazione d’emergenza che ha spinto il comandante dell’aereo a sospendere la partenza e a chiamare la Polizia di Frontiera.

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GRIDA E LACRIME
A scatenare il panico, più che le immagini con uomini incappucciati e testi, è stato il messaggio in Amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia, contenente minacce generiche di morte.

Il testo recitava così: «La tua famiglia sanguinerà a causa delle tue azioni. Soffrirai eternamente per le tue azioni. Presto sarai solo a causa dei due modi in cui ha benedetto la tua famiglia la tua famiglia sanguinerà. Sentiranno un dolore eterno per le tue azioni, le lacrime che verseranno ti prosciugheranno e il dolore che proveranno sarà insopportabile». Le urla in un attimo hanno invaso l’aereo.

IL TERRORE

La paura che quei messaggi fossero di un attentatore ha attanagliato tutti gettando i passeggeri nel panico generale. Una situazione ingestibile con alcuni che hanno addirittura provato a scendere. Gli agenti sono immediatamente saliti a bordo dell’aereo per capire chi fosse il mittente, e dopo alcune indagini è emerso che a inviarli era stato proprio un passeggero, un 18enne spagnolo che aveva sfruttato la funzionalità “Airdrop” (funzione che inviare in modalità wireless foto, video, siti web, posizioni e altro ancora ad altri dispositivi e computer Mac nelle vicinanze) del proprio smartphone per inviare le foto e i messaggi inquietanti agli altri passeggeri con cui era riuscito a connettersi. Messo alle strette dai poliziotti, il 18enne ha ammesso la sua responsabilità ed è stato denunciato per procurato allarme. Il volo è quindi ripartito, ormai con due ore di ritardo.
 

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