Scusatemi, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per se, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto
— Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 14 settembre 2016
Protagonista della vicenda è Francesco Capozza, giornalista già portavoce di Gianfranco Fini, attuale vice presidente del Corecom delle Marche (è stato eletto in quota Pdl nell'ottobre 2011), ha suscitato lo sdegno di decine di utenti del social, e oggi c'è chi gli chiede di dimettersi dall'incarico svolto nel Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Marche. «Scusatemi - questo, il primo post di Capozza -, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per sé, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto».
Informazione di servizio: questo è il mio profilo personale, ci scrivo quello che voglio, condivisibile o meno. Esiste il tasto defollow.
— Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 14 settembre 2016
Stamani, in piena bufera, la marcia indietro, affidata ad altri due post. «Ritengo di avere usato impropriamente un termine offensivo e me ne scuso», il primo.
Ora scusate, ma ho qualcosa di più importante da fare che risponde ai vostri insulti. #buonanotte pic.twitter.com/rseZJXORnC
— Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 14 settembre 2016
E ancora: «chiedo scusa per il tweet di ieri se ha offeso la memoria di una povera ragazza. Volevo dire, da cristiano, che il suicidio non è una soluzione».
Chiedo scusa per il tweet di ieri se ha offeso la memoria di una povera ragazza.
Volevo dire, da cristiano, che il suicidio non è soluzione — Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 15 settembre 2016
Ho appena fatto una dichiarazione ad @Adnkronos. Questa storia si è ingigantita un po' troppo... Ma cospargo il mio capo di cenere.
— Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 15 settembre 2016
La mia dichiarazione a @Adnkronos pic.twitter.com/f2alhERsEh
— Francesco Capozza (@Capozza_Franc) 15 settembre 2016