Le indagini, compiute anche con intercettazioni telefoniche e durate circa un anno, sono state avviate inizialmente per fare luce su un giro di truffe da parte di alcune persone che acquistavano merci, fittiziamente destinate a società residenti all'estero, pagandole con assegni falsi o rubati per poi cederle «in nero» ad altri imprenditori nazionali compiacenti: numerosi i fornitori vittime dell'organizzazione, i cui crediti per importi considerevoli non venivano mai saldati.
Un modus operandi agevolato da una ramificata rete di società «fantasma» fra cui molte solo formalmente allocate in Paesi dell'Est europeo - cui venivano preposte «teste di legno», tutti pluripregiudicati - in realtà riconducibili ai dominus del sodalizio.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri sono culminati nell'operazione ribattezzata «White Paper» che, con la collaborazione della Polizia di Stato del Commissariato di Ottana (Nuoro), ha visto l'esecuzione di diverse perquisizioni locali anche in altre province italiane, con il rinvenimento di documentazione contabile ed extra contabile utile alla ricostruzione dei fatti, oltre ad assegni rubati e documenti falsi, due divise dei Vigili del fuoco, armi illegalmente detenute con vario munizionamento, chiavette USB, token per la movimentazione di capitali all'estero e alcuni personal computer.