Martina Franca, evasione dell'Iva: sigilli a beni da dieci milioni di euro

Martina Franca, evasione dell'Iva: sigilli a beni da dieci milioni di euro
Lunedì 9 Agosto 2021, 12:19 - Ultimo agg. 11 Agosto, 15:25
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Un sequestro di beni per un valore di poco inferiore ai dieci milioni di euro è in fase di esecuzione da parte dei militari della Guardia di Finanza di Taranto. I sigilli sono scattati nell'ambito di una indagine condotta dai finanzieri della compagnia di Martina Franca e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto. Le Fiamme Gialle stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di beni e disponibilità finanziarie, per un totale di circa 9 milioni e 800mila euro, nei confronti di tre società con sede a Martina Franca, tutte attive nel settore del commercio all’ingrosso di bevande, e dei loro 8 amministratori.

Il sequestro

Il provvedimento è stato firmato dal gip del Tribunale di Taranto Francesco Maccagnano, ed è la conseguenza di una complessa ed articolata indagine sul conto delle società e dei loro amministratori. Questi ultimi, secondo gli investigatori, si sono resi responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ad una sistematica evasione dell’Iva in quanto ritenuti i promotori di una insidiosa “frode carosello” posta in essere nel settore del commercio.

La frode

La frode sarebbe stata realizzata anche con il coinvolgimento di 9 imprese nazionali risultate essere mere “cartiere”, utilizzate con l’unico scopo di interporsi nei diversi passaggi economici per ostacolare così la ricostruzione delle filiere commerciali.

Le “cartiere” simulavano esportazioni di merci all’estero a 4 società fittizie localizzate in Austria, Polonia, Slovenia e Bulgaria, e successivamente l’importazione delle stesse merci in proprio favore, in totale evasione d’imposta. L’importo del sequestro operato corrisponde all’ammontare complessivo dell’Iva evasa.

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