Fulmine in camera: marito e moglie vivi per miracolo: «Una bomba»

Roberto Fabris e Alessandra Paris e il muro sventrato dalla saetta
Roberto Fabris e Alessandra Paris e il muro sventrato dalla saetta
di Emanuele Minca
Giovedì 20 Agosto 2015, 22:21 - Ultimo agg. 21 Agosto, 12:41
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Paura ad Arzene per un fulmine che si è abbattuto su una casa distruggendo i muri e mandando all'ospedale una coppia di trentenni che stava dormendo. Già soprannominati "i miracolati di Arzene", Roberto Fabris e Alessandra Paris non se lo scorderanno di sicuro quanto successo la scorsa notte nell'abitazione in cui risiedono in via Villa dove sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 per un fulmine che si è abbattuto sulla loro casa.



Erano circa le 2 del mattino di mercoledì quando la coppia che ha da poco festeggiato i 4 anni di matrimonio è stata svegliata di soprassalto da un boato incredibile. Una vicenda raccontata dai due sopravissuti, che solo a parlane a distanza di ore fa venire ancora i brividi per lo spavento patito. «Era notte fonda quando siamo stati svegliati da un gran boato - racconta Fabris -. In quel momento nella zona si stava abbattendo un temporale, il cielo scuro illuminato a giorno dai fulmini. Ci trovavamo in camera, stesi sul letto a dormire. È stato un attimo: c'è stato un gran botto, la stanza si è riempita di calcinacci e polvere dell'intonaco che si era sbriciolato: avevamo addosso i pezzi del muro che si trova a poco più di un metro dal letto e un frammento ha colpito con violenza la finestra tanto da scheggiare il vetro.



Abbiamo pensato che fosse scoppiata una bomba».

Solo dopo hanno scoperto che un fulmine aveva centrato in pieno la villetta a due piani: la saetta aveva colpito l'antenna scaricando la sua potenza lungo la canaletta del cavo della tv, finendo in camera. Una potenza incredibile che ha letteralmente sbriciolato parte del muro, «sparando» nella stanza pezzi di intonaco e mattoni. Subito dopo il fatto, la coppia si è trovata disorientata, nelle orecchie sentivano solo un ronzio, attorno avevano pezzi di calcinacci e non c'era corrente elettrica. Erano completamente al buio. Hanno trovato la forza di uscire dalla stanza e si sono rifugiati in cucina. «Al momento non riuscivamo a capire cosa potesse essere successo: sembrava come nei film, che fosse esploso un ordigno. Eravamo storditi e facevamo fatica a respirare a causa del dolore al petto che provavamo tutti e due e ci facevano male i muscoli». Hanno quindi verificato il contatore dell'elettricità scoprendo che il salvavita era completamente distrutto. «Dopo aver realizzato cosa era accaduto avevamo paura a ritornare in camera: abbiamo chiamato i vicini, i parenti e i soccorsi».



Sul posto i vigili del fuoco e l'ambulanza proveniente dall'ospedale di San Vito. Dopo i primi controlli, si è deciso di trasportare la coppia al Pronto soccorso. I due sono stati ricoverati in osservazione al presidio medico sanvitese: i medici vogliono rassicurarsi delle loro condizioni fisiche e sul fatto che a distanza di tempo provano ancora dolori al petto, come se l'energia del fulmine avesse colpito i loro corpi. Roberto Fabris e Alessandra Paris dovevano partire oggi per le ferie «ma ormai rimandiamo a data da destinarsi». Si sentono miracolati: «Ci poteva andare decisamente peggio. Se ci sentiamo fortunati? Direi proprio di sì». E già qualcuno dei loro amici ha suggerito loro di fare una visita al santuario di Castelmonte, per ringraziare del miracolo ricevuto.