Gaia e Camilla, il costituzionalista: «No ai domiciliari per Genovese jr, non può ripetere il reato»

Passeggia mano nella mano con il compagno, gay preso a bottigliate in strada: è grave
Passeggia mano nella mano con il compagno, gay preso a bottigliate in strada: è grave
Domenica 29 Dicembre 2019, 16:40 - Ultimo agg. 20:30
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«C'è solo un'esigenza, fare il processo il più in fretta possibile. Ma ora non si può anticipare la condanna ricorrendo al carcere». È questo il parere del costituzionalista Gaetano Azzariti sull'arresto di Pietro Genovese, il giovane che ha investito e ucciso le due sedicenni Gaia e Camilla su corso di Francia a Roma.
 

 

«C'è da tenere presente - spiega Azzariti in una intervista a Repubblica - che le misure cautelari, come gli arresti domiciliari, sono stabilite per esigenze diverse da quelle legate alla pena comminata per i fatti commessi. Sarà il processo a definire le sanzioni penali. In questo caso più delle misure cautelari, che non possono essere un modo per anticipare la condanna, sarebbe auspicabile un rapidissimo processo, tanto più che non vedo esigenze istruttorie che possano ritardarne lo svolgimento». «Lui - aggiunge su Genovese - non può ripetere il reato e gli arresti non vanno usati come anticipazione della condanna».

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