Gas e luce, come risparmiare? Dai termosifoni alle docce fino alla tv: le linee guida del governo

Gas e luce, come risparmiare? Dai termosifoni, alle docce brevi fino alla tv: le linee guida del governo
Gas e luce, come risparmiare? Dai termosifoni, alle docce brevi fino alla tv: le linee guida del governo
di Roberta Amoruso
Mercoledì 7 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 14:03
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Il ministro Roberto Cingolani ha premuto il pulsante dell’emergenza soft. Per il momento. È arrivata l’ora di mandare al massimo le centrali che vanno a carbone e ad olio combustibile. Ma anche i bioliquidi, in particolare il gasolio per il momento, dice il Mite, daranno il loro contributo per risparmiare l’uso di gas per circa 2,1 miliardi. A pieno regime quindi le centrali di Brindisi, Civitavecchia, Fusina e Portovesme. L’ordine, con un atto di indirizzo del Mite, è scattato l’1 settembre e servirà a utilizzare le riserve di carbone accumulate in questi mesi.

Il resto dei risparmi, per centrare gli impegni con l’Ue, saranno raggiunti con il nuovo pacchetto di “misure amministrative” sui termosifoni (che vale 3,2 miliardi di metri cubi): un’ora in meno al giorno, con un grado in meno (17 gradi per gli edifici industriali e 19 per gli altri) e 15 giorni di taglio al calendario. Così il ministro della Transizione ecologica conta di assicurare 5,3 miliardi di metri cubi di risparmi e di superare anche i 3,6 miliardi di metri cubi previsti dai compiti obbligatori prescritti dall’Italia in caso di “Allerta Ue” grazie alla deroga che riduce i risparmi dal 15% al 7%. «L’Italia ritiene di essere in diritto di usufruire della deroga prevista dall’articolo 5 del Regolamento Ue» che «premia chi ha superato il 58% di riempimento degli stoccaggi al primo agosto», scrive il Mite. 

Se poi gli italiani diventassero più virtuosi, rendendo più efficienti anche i consumi di elettrodomestici e acqua calda, si potrebbe arrivare a risparmiare 8,3 miliardi di metri cubi di gas fino al 31 marzo e centrare il pieno il piano obbligatorio di risparmio Ue, quindi senza deroga.

Ma non si fa troppe illusioni il ministro Cingolani. Il “cuscinetto” delle misure di risparmio volontarie vale 3 miliardi di metri cubi, secondo le stime dell’Enea, ma dipende dalla responsabilità delle famiglie e sono affidate a una campagna di sensibilizzazione. Nella “Fase uno” del piano di Cingolani non ci sono misure draconiane. Certi paletti dovrebbero bastare a passare un «inverno di cautela e sobrietà», per dirla con le parole del ministro.

Quello che non è scritto in questo documento, è che altre misure, più drastiche, potrebbero scattare in caso di stop immediato del gas russo. E allora oltre a ridurre la temperatura dei termosifoni fino a due gradi, potranno scattare anche misure sull’elettricità. Dipende da come verrà accolta la proposta che in merito Bruxelles presenterà il 9 settembre al Consiglio dei ministri Ue. L’allerta è massima dopo le nuove minacce di Putìn e un rapporto del Icis, l’ Indipendent Commodity Intelligence Services, sottolinea intanto che il 15% di risparmi in Europa potrebbe non essere sufficiente anche nel caso non arrivi lo stop totale del gas russo, ma si confermi la riduzione attuale: basterebbe un inverno più rigido del normale, dice il report, a mettere in crisi gli stoccaggi. Meglio alzare l’asticella al 20%, come fatto in Germania, dice l’Ics, senza nascondere il timore di una necessaria riduzione nell’industria. Intanto, il piano che taglia consumi residenziali di gas sarà attuato entro settembre

Dunque, a Lampedusa e in altre isole del Sud il caloriferi si accenderanno all’Immacolata, l’8 dicembre, e si spegneranno il 7 marzo (5 ore al giorno). Stessa data di inizio per Palermo e Trapani, con la possibilità di chiudere la stagione il 23 marzo (7 ore al giorno). A Napoli e Caserta si partirà il 22 novembre e si chiuderà il 23 marzo (9 ore). Mentre tra Roma e Pescara, il via scatterà l’8 novembre per poi spegnere i termosifoni il 7 aprile (11 ore al giorno). Infine a Milano e Torino si ridurrà l’orario a 13 ore, tra il 22 ottobre e il 7 aprile.  

Video

Caloriferi

Giù i gradi ma c’è “tolleranza”

Posticipata di 8 giorni l’accensione dei termosifoni, anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio. La temperatura di un grado a 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici. Dunque il termostato può arrivare a 21.

Docce

Due minuti in meno

Comportamenti virtuosi come una doccia più breve possono valere un tagio del 29% dei consumi di partenza, secondo le stime Enea. Basta ridurre il tempo della docccia da 7 a 5 minuti. Tra le misure consigliate c’è poi l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo.

 

Forno e fornelli

Fuoco basso post-ebollizione

Pochi accorgimenti anche per gli elettrodomestici. Come l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione o la riduzione di accensione del forno. L’abbassamento di un fornello del gas, per esempio, alla metà della potenza iniziale dopo l’ebollizione della pasta è una misura che permette di risparmiare il 25,7% del gas richiesto per la cottura.

Lavatrici

Un lavaggio ogni due giorni

Una buona abitudine potrebbe essere anche quella di la ridurre i cicli di lavaggio della lavatrice da uno al giorno a uno ogni due giorni. Si può risparmiare generando circa 126 kWh ogni anno, di fatto il 50%. Non solo. Staccare la spina dell lavatrice permette di risparmiare energia in tutte le ore in cui non è in funzione.

Tv e decoder

Non lasciarli in stand-by

L’eliminazione dello stand-by dei dispositivi elettronici, non solo della televisione, e la disconnessione delle relative prese (anche attraverso l’utilizzo di ciabatte più o meno intelligenti) quando non in funzione, è altamente raccomandato. Solo per fare un esempio una televisione in stand-by assorbe circa 0,5 W di potenza.

Controlli 

Le verifiche sull’uso del gas

Oltre a «controlli a campione su edifici pubblici, locali, punti a maggiore consumo», è prevista «una responsabilizzazione dei conduttori degli impianti di riscaldamento centralizzato». Sarà monitorato «a livello di reti di distribuzione gas cittadine la risposta degli utenti utilizzando i dati orari di prelievo del gas».

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