Al campo estivo della materna c'è la "Giornata del gay pride": scoppia la bufera

Una giornata dedicata al gay pride al campo estivo dei bimbi della materne: scoppia la bufera
Una giornata dedicata al gay pride al campo estivo dei bimbi della materne: scoppia la bufera
Sabato 14 Luglio 2018, 17:28 - Ultimo agg. 15 Luglio, 10:44
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Una giornata dedicata al gay pride in un campo estivo per i bambini della scuola materna di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, ha suscitato numerose polemiche che finiranno anche in parlamento con un'interpellanza ai ministri dell'Istruzione e della famiglia presentata dal deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami, che definisce l'iniziativa «inopportuna, strumentale e provocatoria».

La polemica, raccontata dal Resto del Carlino, è nata nel consiglio comunale della cittadina bolognese, dove l'opposizione ha chiesto chiarimenti al sindaco dopo le proteste di alcune mamme. Venerdì scorso, vigilia del gay pride, gli educatori della Coop Dolce che gestisce il campo, ha fatto svolgere ai bambini una serie di attività ispirate all'iniziativa, colorando le facce dei piccoli con i colori dell'arcobaleno e con la realizzazione di disegni e cartelloni per educare i bambini al fatto che esistono tanti tipi di famiglia.

«La Chiesa di Bologna ha appreso con sconcerto che al centro estivo di una scuola dell'infanzia di Casalecchio di Reno è stato presentato l'evento del Gay pride a bambini in una fascia di età delicata come quella prescolare. Un tema così complesso meriterebbe di essere affrontato con maggiori cautele e sicuramente con il coinvolgimento pieno delle famiglie, prime responsabili dell'educazione dei figli». È quanto scritto nell'editoriale del numero in edicola domani di Bologna Sette, settimanale dell'Arcidiocesi di Bologna, che riflette la posizione della Curia bolognese sulla vicenda della festa per il Gay pride in un campo estivo di Bologna.

«Immaginiamo - scrive la diocesi - che i genitori dei bambini non avessero dato mandato alle educatrici di affrontare queste tematiche. L'effetto di questa arbitraria iniziativa ha scatenato contrapposizioni e strumentalizzazioni che non giovano alla costruzione di un clima sereno di reciproca fiducia tra la scuola e i genitori. Interpretiamo come un gesto che va nella direzione di un dialogo positivo le scuse presentate dall'ente educatore. Poiché siamo consapevoli della complessità del cammino di crescita dei nostri figli, questo ci sta a cuore. Tutto ciò può avvenire in una stretta alleanza educativa tra scuola e famiglia».

 

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