Genova, il giorno del ricordo a due anni dal crollo del ponte: in autunno chiusa l'inchiesta

Genova, il giorno del ricordo a due anni dal crollo del ponte: in autunno chiusa l'inchiesta
di Michela Allegri
Venerdì 14 Agosto 2020, 07:54 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 20:13
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Due anni esatti, l'anniversario di un disastro, di una giornata di dolore che ha travolto l'Italia intera. A Genova è il giorno del ricordo, dedicato alla commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto del ++2018. Per le celebrazioni è stata allestita un'area sotto le campate del nuovo ponte San Giorgio, inaugurato lo scorso 3 agosto.

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Presenti il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, il guardasigilli Alfonso Bonafede. La loro partecipazione è stata chiesta dal Comitato dei parenti delle vittime anche all'inaugurazione privata della Radura della memoria, con 43 alberi - ognuno di una specie diversa - in ricordo dei caduti. Una rappresentazione «dell'Italia che vuole rinascere - dice il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa - Il popolo genovese è stato duramente colpito ma ha saputo reagire senza piangersi addosso. Si è rimboccato le maniche ed è andato avanti».
L'INDAGINE
Intanto il colonnello della Guardia di finanza Ivan Bixio, comandante del I gruppo di Genova, ha annunciato che a fine settembre verranno consegnati ai magistrati i risultati delle indagini sul crollo.
Nello stesso periodo verrà depositata ai pm anche la perizia sulle cause del collasso del viadotto, fondamentale per cristallizzerà eventuali responsabilità e chiudere l'inchiesta.
Gli indagati, come noto, sono tanti, 71 in tutto: gli ex vertici di Aspi, di Spea, la società che faceva le manutenzioni, i funzionari del ministero dei Trasporti e i tecnici. Le accuse sono, a vario titolo, disastro colposo, omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza del trasporti, falso.

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LE IPOTESI
Secondo i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno e il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio, la struttura era danneggiata e questa era una cosa risaputa da tempo, tanto che nel 2015 era stato approvato un progetto di restyling poi rinviato per tre anni.
Secondo gli investigatori, inoltre, i report sulla sicurezza sarebbero stati sistematicamente edulcorati e modificati in alcune parti. Dal maxi-fascicolo sul Morandi sono scaturiti altri filoni: quello sui falsi report relativi ai viadotti di altre regioni, quello sulle barriere fono assorbenti difettose, fino a quello sulla pericolosità delle gallerie.
«Le nostre indagini - spiega il procuratore capo di Genova - hanno permesso di mettere in sicurezza l'intera rete autostradale. La cosa più importante è la sicurezza degli utenti, affinché non succedano più tragedie come quella di due anni fa».

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LA CERIMONIA
Oggi, però, è il giorno del ricordo. «Lo Stato - dice la presidente del comitato dei familiari delle vittime, Egle Possetti - non deve dimenticarci e non deve dimenticare quanto successo, perché questa tragedia, come altre inspiegabili del nostro Paese, non doveva accadere». Il primo appuntamento è alle 9 di mattina nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa, dove verrà celebrata la messa in suffragio delle vittime, presieduta dal nuovo Arcivescovo di Genova, Monsignor Marco Tasca.
Alle 10.30, nella Radura della Memoria, si terrà la cerimonia privata organizzata dal comitato dei familiari delle vittime, insieme alle istituzioni. Qui è previsto l'arrivo di Conte, dei ministri De Micheli e Bonafede, del sindaco Marco Bucci e del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
Alle 11.36, l'ora del crollo, verrà osservato un minuto di silenzio seguito dalla lettura di alcune parti del libro dedicato alle vittime e da un momento di raccoglimento celebrato dall'Imam di Genova, Salah Husein.
 

 

 

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