Giallo di Bracciano, il fidanzato di Federica Mangiapelo evade

Federica Mangiapelo
Federica Mangiapelo
di Valeria Riccioni
Venerdì 17 Luglio 2015, 06:17 - Ultimo agg. 21:16
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Alle nove di questa mattina Marco Di Muro si presenterà davanti al giudice di Civitavecchia, dove si svolgerà la prima udienza del processo per la morte della 16enne Federica Mangiapelo nel quale è l'unico imputato. Arriverà direttamente dal carcere di Rebibbia e non, come avrebbe dovuto, dalla sua abitazione dove stava scontando le misure cautelari degli arresti domiciliari in quanto accusato di aver annegato nel lago di Bracciano la sua ex fidanzata Federica, la notte di Halloween del 2012.

Lunedì mattina Di Muro ha disubbidito agli obblighi di custodia cautelare e i carabinieri non lo hanno trovato nella sua casa romana nei pressi di La Storta, a circa venti chilometri dal lago di Bracciano.

Dopo poche ore è stato rintracciato e portato a Rebibbia.

La notizia è arrivata a ventiquattro ore dalla prima udienza che si terrà a porte chiuse, secondo le regole del giudizio abbreviato. «Non so se il suo è stato un tentativo di fuga o una leggerezza - commenta Massimo Mangiapelo, zio di Federica - Dal mio punto di vista la fuga equivarrebbe a un'ammissione di colpa».

LE ACCUSE

Secondo il gip Emanuele De Gregorio, che il 12 dicembre 2014 aveva disposto le misure cautelari, sarebbe stato il 27enne Di Muro a uccidere Federica: un'accusa aggravata dalla minore età della giovane e dal luogo isolato in cui avrebbe agito. E' stata confermata la morte per annegamento, oltre alla presenza di Di Muro nella spiaggia di Vigna di Valle, quella notte. Il gip temeva la fuga e nel motivare la custodia cautelare, scriveva: «Il comportamento tenuto dal Di Muro, con il porre in essere tutte le attività di depistaggio tra cui, in particolare, la rappresentazione di alibi falso, coi connotati di freddezza e distacco per l'accaduto, è emblematico di una personalità inquietante. Per cui si rende concreto il pericolo che lo stesso indagato possa sottrarsi alla giustizia e darsi alla fuga».

Dopo due anni e mezzo di attese e colpi di scena, ai quali si aggiunge la vicenda di queste ore, per la famiglia della ragazza è arrivato il giorno della verità giudiziaria. «A prescindere da questa azione - commenta uno dei legali dei genitori di Federica, Francesco Pizzorno - oggi finalmente sentiremo per la prima volta Di Muro raccontare la sua versione su cosa accadde la notte del 31 ottobre 2012».