Avrebbe violentato una ventina di donne, sue pazienti, che costringeva a subire atti sessuali, simulando che fossero parte dell'iter diagnostico nel suo studio di Bari. Accuse molto gravi quelle mosse dalla Procura, che ha ipotizzato i reati di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di Giovanni Miniello, ginecologo di 69 anni, rinviato a giudizio a gennaio 2023. Le presunte vittime sono pronte a costituirsi parte civile, scrive La Repubblica.
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Manovre scorrette
«Le pratiche di guarigione prospettate potevano non essere percepite nell'immediato come molestie sessuali perché lui era un autorevole sanitario e le definiva di carattere terapeutico» si legge nell'ordinanza con cui viene chiesta la detenzione in carcere del ginecologo.
Le pazienti di Miniello, temendo di aver contratto il papilloma virus, «sono state indotte in errore circa la necessità di quegli atti per finalità diagnostico-terapeutiche», scrivono ancora i pm. Il ginecologo, secondo la testimonianze delle donne, avrebbe condotto manovre fisiche spingendole a specifiche posizioni, che la consulenza di un ginecologo interpellato dalla procura, ha escluso fossero necessarie per una corretta diagnosi.
Guarigioni miracolose
Il medico intimoriva le pazienti, prospettando possibili tumori, curabili con una terapia immunizzante a base di rapporti sessuali.