Giulianova, disabile di 40 anni muore soffocata da un boccone, choc nel centro riabilitazione: «Non sappiamo come sia successo»

Disabile di 40 anni muore soffocata da un boccone, era appena risultata negativa al tampone
Disabile di 40 anni muore soffocata da un boccone, era appena risultata negativa al tampone
di Francesco Marcozzi
Lunedì 21 Dicembre 2020, 08:41 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 05:24
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Aveva quarant’anni, ma a vederla, sembrava una bambina. Piccolina, vivacissima, ospite dall’età di cinque anni del reparto dei casi più gravi della Piccola Opera Charitas di Giulianova. Assieme a tutti gli altri ospiti dell’Istituto aveva appena ricevuto la notizia del tampone negativo al Covid-19. E si era messa a mangiare. Sembrava una serata tranquilla, come le altre, quando ad un certo punto ha cominciato a tossire, era rimasta con un boccone che non voleva scendere e lei respirava sempre più male.


L’hanno soccorsa dapprima i sanitari della Piccola Opera e non c’è stato niente da fare, non riusciva ad espellere il cibo che le bloccava il respiro ed allora sono arrivati anche dal vicino ospedale medici e infermieri, ma qualsiasi manovra antiostruttiva non ha avuto esito positivo e Fabiana, questo il suo nome, è morta soffocata, lasciando tutti nello sgomento e nel dolore. «Improvvisamente e senza che nulla potesse farlo presagire - ha detto il direttore Mimmo Rega - è morta Fabiana, uno dei nostri “scriccioli”. Così padre Serafino (il fondatore della Piccola Opera, ndr) chiamava le creature più delicate, fragili e innocenti affidate alla nostra cura, assomigliandole ai più piccoli fra gli uccelli. E per lei la Piccola Opera è stata davvero un nido che l’ha accolta bambina e l’ha vista diventare ragazza e poi donna. Non dimenticheremo mai il suo tenero sorriso e non avremmo voluto che volasse al Cielo così presto, tuttavia sappiamo che al Cielo appartiene da sempre».

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Ma cosa è successo? «Non è facile spiegarlo - dice ancora Rega - in quanto proprio agli ospiti con i deficit più gravi, il cibo viene sempre sminuzzato, e quindi non possono ingerire bocconi grandi». Questa mattina alle ore 9,30 il funerale al Santuario della Madonna dello Splendore,nel rispetto delle misure anti – Covid-19.
Nausicaa Cameli, fisioterapista della Poc e ex vice sindaco con delega al sociale, dice: «Non riusciremo a dimenticare il suo sguardo profondo e la sua mano che afferrava il mio braccio ogni volta che entravo nel reparto, perché, purtroppo, Fabiana non parlava e quindi si esprimeva a gesti e noi ormai eravamo abituati a comprendere i suoi segni, per tutti noi è un terribile addio. Ciao anima preziosa». Giuliani Calvisi, ex operatrice della Piccola Opera, dal suo canto, ha immaginato di scriverle un lettera: «Col cuore spezzato ti scrivo carissima Fabiana.

Sei stata per me una figlia, come mi diceva padre Serafino quando ci incrociava nei corridoi. Avevi appena 5 anni quando ti ho conosciuta ed il nostro è stato amore a prima vista».

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