Ladri di tesori, oltre 900mila recuperati nel 2019 dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Ladri di tesori, oltre 900mila recuperati nel 2019 dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Domenica 17 Maggio 2020, 17:21
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Sono 902.804 i beni recuperati nel corso del 2019 dai 300 Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale suddivisi fra quindici nuclei e una sezione dislocati in tutta Italia e dotati della banca dati più antica ed estesa al mondo: quasi 1.300.000 files di opere da ricercare. È un numero che porta a circa tre milioni i beni resi al pubblico o ai legittimi proprietari in mezzo secolo di storia di questa unità specializzata. La maggior parte dei recuperi del 2019 riguarda il settore antiquariale, archivistico e librario (857.003); a seguire vi sono i reperti archeologici, paleontologici e numismatici provenienti da scavi clandestini (45.801). Per quanto attiene alla contraffazione, sono 1.083 le opere sequestrate: falsi di arte contemporanea che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali quasi 200 milioni di euro.

Fra le opere più importanti tornate a casa, un ritratto di Lorenzo Lotto rubato nel 1976 a Firenze e una Madonna del Pinturicchio asportata a Perugia nel 1990. Numerosi i beni rimpatriati a seguito di indagini, rogatorie e interventi della diplomazia culturale, come un rilievo dei Della Robbia rientrato dal Canada e il “Vaso di fiori” del fiammingo Van Huysum che, trafugato nel corso della Seconda guerra mondiale, era rimasto da allora in Germania. Fra le opere di sospetta falsità tolte dal mercato spiccano vari dipinti attribuiti a Modigliani, ma il fenomeno ha colpito artisti di ogni epoca e stile, da Leonardo da Vinci a Giorgio De Chirico, da Andy Warhol a Michelangelo Pistoletto.  La pubblicazione “Attività operativa 2019” edita dal Comando Carabinieri TPC sarà a breve disponibile sui siti www.beniculturali.it e www.carabinieri.it.

Registrano un decremento del 27,2% i furti in genere, che sono 345 a fronte dei 474 del 2018. Anche più sensibile il calo di quelli in danno della collettività: presso archivi - 50% (da 16 a 8), biblioteche - 42,8 % (da 21 a 12), luoghi di culto - 35,4%  (da 209 a 135), musei - 33,3% (da 21 a 14). Sono aumentati i risultati delle indagini e dei controlli in ambito nazionale: gli arresti e le denunce, le associazioni per delinquere perseguite, le sanzioni amministrative a salvaguardia del paesaggio elevate, in linea con l’articolo 9 della Costituzione. In più i carabinieri hanno rintracciato in Italia opere sottratte all’estero, come i 594 dipinti ex voto restituiti al Messico e i 796 antichissimi reperti ridati alla Cina. Hanno svolto corsi in Europa, Asia e Africa a favore di tanti partner internazionali e fornito esperti in via permanente all’Iraq ed in altri territori. Nel 2015 sono nate le “Unite4Heritage”, task-force di funzionari italiani e carabinieri del TPC pronte a intervenire per la messa in sicurezza e la conservazione dei beni nei Paesi devastati da conflitti o calamità naturali.

Di particolare rilievo, nel 2019, l’operazione “Achei” del 18 novembre scorso, messa a segno dal Nucleo TPC di Cosenza, che ha portato a 23 misure cautelari e 103 perquisizioni sul territorio nazionale, nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Serbia, con ingentissimi recuperi di reperti archeologici trafugati in Italia e all’estero. Le indagini hanno visto l’uso dei droni per l’individuazione degli scavi clandestini e si sono giovate del coordinamento e dello scambio informativo da parte di Europol e Eurojust.
Nel 2019 il Comando TPC ha celebrato al Quirinale il cinquantenario della fondazione, alla presenza del Capo dello Stato, con una mostra di capolavori recuperati fra i quali si citano la “Triade Capitolina”, il “Cratere” di Eufronio, la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, una “Sacra Famiglia” del Mantegna, il “Giardiniere” di Van Gogh e il “Cabanon de Jourdan” di Cézanne.
“L’Italia è il Paese che per primo ha investito con convinzione nella tutela e nella salvaguardia del patrimonio culturale - ha affermato il ministro Franceschini - Un lavoro quotidiano e capillare da parte degli uffici e delle soprintendenze del Mibact a cui si affianca l’attività silenziosa e preziosa dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale che sono un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo. Gli ultimi dati dell’attività operativa mostrano risultati molto importanti di cui dobbiamo essere orgogliosi». 
 

 
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