I corazzieri compiono 150 anni, festeggiati dal Presidente della Repubblica Mattarella

I corazzieri compiono 150 anni, festeggiati dal Presidente della Repubblica Mattarella
di Ebe Pierini
Sabato 19 Maggio 2018, 19:01 - Ultimo agg. 20 Maggio, 10:49
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Sono inconfondibili per il loro elmo con sottogola ornato da una lunga criniera di cavallo, la loro lucente corazza e la loro considerevole altezza che non può essre inferiore ad un metro e 90 centimetri. Rappresentano la guardia d'onore del Presidente della Repubblica e devono essere dotati di resistenza fisica e grande prontezza. I corazzieri compiono 150 anni. La ricorrenza è stata celebrata oggi, a Roma, presso la caserma dei corazzieri intitolata al maggiore Alessandro Negri di Sanfront, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, del capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e del comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri. Nell’ufficio del comandante dei Corazzieri, è stato presentato inoltre il francobollo dedicato al reggimento nel 150° anniversario dell' istituzione, del valore di 95 centesimi, che appartenente alla serie tematica “Il senso Civico”, realizzato da Poste Italiane ed emesso oggi, 19 maggio 2018, dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il 1° esemplare è stato consegnato al Presidente della Repubblica. Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, raffigura il cortile d’onore del Palazzo del Quirinale, con in primo piano un corazziere a cavallo e sullo sfondo, in formazione, uno schieramento di commilitoni. Tra i requisiti richiesti per far parte di questo speciale reggimento c'è quello di saper cavalcare i cavalli appartenenti al reparto e saper guidare le Moto Guzzi California ma anche di essere addestrati alle arti marziali, alla difesa personale e al paracadutismo. Tra i corazzieri c'è anche chi è un ottimo tiratore scelto e viene impiegato quando il Presidente della Repubblica si trova in contesti caratterizzati da una grande presenza di pubblico.
 
 

Quella dei corazzieri è una storia che affonda le sue radici nel lontano 1868 quando, il 7 febbraio, per ordine del Ministero della Guerra, vennero concentrati a Firenze 80 Carabinieri a cavallo destinati come scorta d’onore al corteo reale che doveva formarsi allorquando la principessa Margherita di Savoia, andando in sposa al principe Umberto, sarebbe entrata solennemente in città. I Carabinieri indossarono gli elmi e le corazze già impiegate alle nozze del Duca di Savoia. Questa volta, però, lo squadrone non venne subito disciolto ma destinato alla guardia dei reali appartamenti e scorta d’onore alla persona del re. I singoli componenti dello speciale reparto dovevano possedere, oltre a peculiari doti fisiche di statura, particolare robustezza ed abilità nel montare a cavallo, distintissimi requisiti d’onore morale e disciplinare. Il reparto assunse nel tempo varie denominazioni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, all’esito del referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica, Umberto II sciolse i Carabinieri Guardie del Re dal giuramento alla sua persona ma non da quello di fedeltà alla Patria. Deposta momentaneamente la tradizionale corazza e sotto il nome di Squadrone Carabinieri a cavallo, il reparto proseguì nell’attività di guardia al Capo Provvisorio dello Stato. L’11 maggio 1948, in occasione dell’insediamento del Presidente Einaudi, venne deciso che i Carabinieri Guardie riassumessero la loro primitiva veste e denominazione. Nei decenni successivi vi furono ulteriori modifiche nell’articolazione e lo Squadrone diventò prima Gruppo Squadroni e poi Comando Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica. Nel 1990 assunse rango reggimentale con il nome di Reggimento Carabinieri Guardie della Repubblica ed il 24 dicembre 1992, con Decreto del Presidente della Repubblica, venne fissata l’attuale denominazione del Reparto in Reggimento Corazzieri.




 
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