Centri commerciali chiusi nel weekend ma Ikea resta aperta. La protesta dei dipendenti: «Chiudeteci»

Centri commerciali chiusi nel weekend ma Ikea resta aperta. La protesta dei dipendenti: «Chiudeteci»
di Nico Riva
Mercoledì 11 Novembre 2020, 14:29 - Ultimo agg. 18:15
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Monta la protesta dei lavoratori dell'Ikea. Sebbene le norme introdotte dall'esecutivo per arginare la pandemia prevedano la chiusura dei centri commerciali nel weekend e nei giorni festivi, il centro Ikea di Casalecchio (Bologna) invece resta aperto, perché classificato come "grande superficie di vendita". In base a questo tecnicismo, non rientra fra le attività costrette a chiudure. Ma i dipendenti dell'azienda non ci stanno e protestano perché son preoccupati per la propria incolumità: soprattutto nel fine settimana si concentrano migliaia di persone al suo interno. 

«Il negozio fa quello che può per mantenere le distanze, ma in certi punti la ressa è inevitabile», denuncia un dipendente a Repubblica. «Noi dipendenti siamo molto preoccupati anche in vista del prossimo weekend di apertura: chiediamo al sindaco di Casalecchio di intervenire il prima possibile. D’altronde chi dovrebbe occuparsi della tutela della salute pubblica durante una pandemia: la politica oppure una multinazionale? Un’azienda finché le permetti di vendere lo fa». 

I lavoratori dell'azienda sottolineano che misurare la temperatura e scaglionare gli ingressi non siano misure sufficienti a ridurre i rischi all'interno del centro, perché la clientela è talmente vasta che si creano code e assembramenti in diversi reparti. Massimo Bossi, sindaco di Casalecchio, ha tuttavia escluso un'ordinanza apposita (come ha fatto quello di Afragola, vicino Napoli) per la chiusura di questi centri. «Mi sono informato e il sindaco può intervenire solo sui luoghi pubblici come le piazze, non sulle grandi superfici di vendita private come Ikea e Leroy Merlin. Chi lo fa rischia di incorrere in ricorsi, ci sono importanti interessi in gioco», afferma il primo cittadino. 

Venerdì c'è stato anche un confronto con i sindacati, al termine del quale la delegata della Filcams- Cgil Silvana Venturi ha detto: «Abbiamo espresso la preoccupazione rispetto alla scelta aziendale di rimanere aperti a seguito dell’ultimo Dpcm». In attesa di nuove disposizioni, la protesta continua.
 

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