Il "completamento" della Sa-Rc
tra promesse e date non rispettate

Viadotto Italia
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di Serafina Morelli
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 18:14 - Ultimo agg. 21:51
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COSENZA Lo hanno ripetuto per anni: «La Salerno-Reggio Calabria la finiamo». Governi, imprenditori, manager e amministratori delegati: tutti sono stati smentiti dai fatti perché le varie date di fine lavori annunciate finora sono slittate puntualmente, anno dopo anno. «Non esistono opere simili a quest’autostrada del Sud Italia che rappresentino in modo così emblematico il fallimento dello stato italiano», scrisse nel 2012 il New York Times. Completare la A3 è diventata più che una sfida, una scommessa. 

Quando poi Matteo Renzi, nel febbraio del 2016, annunciò alla stampa estera che il 22 dicembre sarebbe stata inaugurata la Salerno-Reggio Calabria, le dichiarazioni provocarono una risata spontanea tra i giornalisti. Da lì la reazione dell’ormai ex premier: «Tutti quelli che hanno fatto “ohhh”, saranno costretti a fare la Salerno-Reggio Calabria e guiderò io».

Ha già fallito due volte chi ha puntato sul 2011 e poi promesso che ce l’avrebbe fatta entro il 2013. Da Corrado Passera al ministro Maurizio Lupi, all’ex presidente dell’Anas Pietro Ciucci, dopo l’ennesima passerella sui tratti ultimati e, troppo spesso, soggetti a nuovi lavori e restringimenti di carreggiata, il cronoprogramma è slittato ancora.

E dopo le innumerevoli promesse deluse, ad aprile 2015 arrivano anche le dimissioni di massa dei vertici della società autostrade e l’ascesa di Gianni Vittorio Armani che pare abbia portato a termine l’obiettivo «che ci ha posto il governo: quello di completare l’ultimo cantiere entro il 2106, rendendo la nuova autostrada completamente fruibile». Tra bufere giudiziarie ed errori gestionali, il manager è andato avanti per la sua strada e domani percorrerà in autobus la A3 per annunciare la fine del «completamento dell’opera».

Un’impresa iniziata il 21 gennaio del 1962, alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, Amintore Fanfani che scoprì a Salerno una targa a testimonianza dell’entusiasmo dell’epoca: «Dopo ventuno secoli la via che Roma aprì ad unire le genti del Mezzogiorno si riapre sulle antiche orme da Salerno a Reggio Calabria per continuare e completare tra il Settentrione e il Meridione d'Italia la grande via del traffico e del lavoro». Fu poi nel 1997 che si decise di riaprire i cantieri. C’era anche chi era pronto a scommettere che la A3 sarebbe stata ultimata prima dell’inizio della realizzazione del Ponte: era il 2005.  

Nel corso dei vari sopralluoghi politici e dirigenti stilarono numeri e mappe dei lavori finiti. E oggi il countdown sul sito dell’Anas è ormai agli sgoccioli, si lavora sul tratto calabrese per sistemare gli ultimi dettagli prima della “passerella” di domani. Renzi però è uscito di scena prima dell’inaugurazione del tracciato oggi lungo 443 chilometri che attraversa Campania (118 km), Basilicata (30 km) e Calabria (295 km). Al suo posto domani ci sarà Paolo Gentiloni. Il bus in partenza da Roma sarà il primo mezzo a percorrere la Galleria Larìa, lunga circa 600 metri, nel tratto in variante al tracciato relativo al Macrolotto 3.2 tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese. La prima tappa sarà nel tratto di autostrada fra Laino Borgo e Mormanno, al Viadotto Italia, il secondo più alto d’Europa. Quando fu costruito, nel 1969, divenne il simbolo delle grandi capacità ingegneristiche italiane e del coraggio di osare.

La sua campata in acciaio resta sospesa nel vuoto a 260 metri dal fondo valle, si corre sull'asfalto per oltre 1200 metri. Ma oggi quel viadotto è tristemente conosciuto anche perché il 2 marzo del 2015 crollò la quinta campata della carreggiata sud del viadotto Italia, mentre erano in corso lavori di demolizione dell'impalcato, trascinando con sé un mezzo di cantiere sul quale era presente un operaio di 25 anni, Adrian Miholca, morto precipitando per circa 80 metri. Altra tappa poi nell’area di Servizio Rosarno (Reggio Calabria), dove l’Anas consegnerà alla Polizia stradale tre autovetture per pattugliare la A3. Infine a Villa San Giovanni, Armani, Gentiloni e Delrio presenteranno la nuova Salerno-Reggio Calabria alle autorità locali. Senza però quei 58 chilometri mancanti all’appello.
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