Impianti sci in zona rossa o arancione, green pass e numero chiuso: il piano delle Regioni per evitare le chiusure

Impianti sci in zona rossa o arancione, green pass e numero chiuso: la proposta delle Regioni al governo
Impianti sci in zona rossa o arancione, green pass e numero chiuso: la proposta delle Regioni al governo
Martedì 23 Novembre 2021, 12:34 - Ultimo agg. 15:10
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Il piano delle Regioni per tenere aperti gli impianti da sci aperti, con numero chiuso per gli ingressi se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare. «In zona arancione e in zona rossa, qualora sia prevista l'apertura degli impianti di risalita, limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l'introduzione di un tetto massimo di titoli di viaggio vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione o comprensorio anche sciistico, con criteri omogenei per Regione o provincia Autonoma o comprensorio anche sciistico, da definire sentiti i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive e concordati con le aziende sanitarie locali competenti per territorio». Lo prevedono le Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, elaborate dalle Regioni e presentate al Governo, che le sta valutando, e che l'Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare.

Impianti di sci: il piano anti chiusure

«Allo stato attuale, l'accesso a funivie, cabinovie e seggiovie (qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento) è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19», ricordano le Regioni. Per quanto gli impianti che portano sulle piste: per «gli impianti chiusi (funivie, cabinovie), la portata massima all'80% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2)».

Per gli impianti aperti (seggiovie, sciovie), «la portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2). La portata è ridotta all'80% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento».

 

Val Gardena: coprifuoco notizia inaspettata

«La notizia del coprifuoco è arrivata in modo un pò inaspettato. Secondo le attuali limitazioni, dopo le 18 rimangono chiusi bar e ristoranti ma il coprifuoco effettivo è dalle ore 20 alle 5 del mattino. Tra i cittadini si percepisce preoccupazione, soprattutto per la stagione invernale». Commenta così all'Adnkronos il sindaco del Comune di Santa Cristina di Val Gardena, in provincia di Bolzano, Christoph Senoner, il coprifuoco che è stato introdotto per 20 Comuni della regione del Trentino-Alto Adige, che da domani fino al 7 dicembre saranno in zona rossa. «Nel nostro Comune - continua - abbiamo un tasso di vaccinazione del 79% che speriamo possa aumentare. Possiamo dire che la situazione è sotto controllo ma bisogna sempre attenersi alle regole per non far aumentare i contagi e mai abbassare la guardia. Secondo dei calcoli che sono stati fatti, l'incidenza è di 600 contagi al giorno su 100.000 abitanti. Nel nostro comune vivono 2000 cittadini e al momento abbiamo 30 positivi. Parliamo però di contagi avvenuti più o meno all'interno delle stesse famiglie».

 

Ghedina: nuove chiusure sarebbero una mazzata terribile al settore

«Io mi auguro che si possa restare aperti come è previsto al momento, con le cabinovie all'80%, certo i contagi stanno aumentando e probabilmente continueranno ad aumentare ma nuove chiusure sarebbero una mazzata terribile al settore della montagna. Lo scorso anno è saltata l'intera stagione e non poter riaprire vorrebbe dire la fine per tante attività con la perdita di posti di lavoro». Così all'Adnkronos Kristian Ghedina in merito a possibili nuove chiusure degli impianti sciistici a causa dell'aumento dei contagi da Covid. «Io ho una scuola da sci e lo scorso anno sono dovuto rimanere fermo ma c'è da pagare l'affitto e i ristori compensano poco o niente, se dovessi stare chiuso un altro anno non credo riaprirei -sottolinea il vincitore di 13 gare di Coppa del Mondo di sci alpino-. Tanti sono nelle mie stesse condizioni, chiudendo si mette in ginocchio definitivamente un settore in grande difficoltà. Nessuno sottovaluta i problemi di salute pubblica e mi auguro si possa trovare un punto d'equilibrio».

A Cortina punti tampone in prossimità degli impianti

La stagione sciistica invernale è pronta a partire anche a Cortina. Diverse le nuove regole e le novità previste per sciare e vivere la montagna in sicurezza, a partire proprio dall’obbligo di Green Pass per tutte le persone che accedono agli impianti di risalita. Per rispondere alle esigenze di sciatori e turisti, Boots, marchio storico della farmacia presente nella località con la Farmacia Boots Cortina, in collaborazione con ISTA, il gruppo che gestisce gli impianti nel versante Tofane, ha predisposto un Health Point in prossimità dell’accesso agli impianti di Socrepes, dove sarà possibile effettuare test antigenici Covid con la presenza di operatore dedicato. Il servizio tamponi è realizzato in un’area ben visibile ed effettuato da personale qualificato. È possibile usufruire del servizio prenotando sul sito www.boots.it, oppure recandosi direttamente alla cabina presso gli impianti di risalita. 

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