In choc anafilattico durante l'escursione in moto. Finsice in ospedale a Foligno motociclista bolognese punto da un insetto. Soccorso dal 118 a Nocera Umbra

In choc anafilattico durante l'escursione in moto. Finsice in ospedale a Foligno motociclista bolognese punto da un insetto. Soccorso dal 118 a Nocera Umbra
Lunedì 23 Luglio 2018, 15:37 - Ultimo agg. 16:05
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FOLIGNO - E' stata una domenica da brivido, quella che un motociclista 50enne, originario di Bologna, ha concluso all'ospedale San Giovanni Battista. L'uomo, a metà mattinata, era impegnato in una escursione in moto, che stava effettuando insieme ad un altro centauro in sella ad una ulteriore due ruote, nel territorio di Nocera Umbra. Durante il tragitto qualcosa l'ha punto, probabilmente un insetto in via di identificazione. Sulle prime nulla di che, ma poco dopo s'è sfiorata la tragedia. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, la puntura subita durante l'escursione ha materialmente innescato lo choc anafilattico. Il centauro bolognese è stato costretto a fermarsi insieme al compagno di escursione. I sintomi si stavano progressivamente complicando e l'arrivo dei soccorritori del 118, nel frattempo allertati, giunti in zona Fonte Angelica dal posto 118 di Nocera Umbra, ove la coppia di centauri s'è fermata, ha innescato la catena di soccorso che ha permesso di scongiurare l'irreparabile. Gli specialisti arrivati in ambulanza hanno immediatamente individuato la problematica che stava aggredendo il 50enne di Bologna. Gli hanno praticato le prime manovre di soccorso e le cure del caso, l'hanno stabilizzato e quindi trasferito in massima urgenza all'ospedale San Giovanni Battista dove l'uomo è stato ricoverato per proseguire l'iter clinico-sanitario e quindi tornare quanto prima alla normalità. Le sue condizioni, stando a quanto risulta, costantemente monitorate vanno verso un progressivo miglioramento. L'intervento salvavita di ieri mattina ha funzionato, come da protocollo, grazie alla precisa applicazione delle diverse fasi della catena d'intervento. La chiama al numero di emergenza 118 ha dato l'avvio all'intervento. L'arrivo nella zona indicata, in tempi rapidi, ha permesso di avere contezza definitiva sulle condizioni del motociclista consentendo di capire che ci si trovava in presenza di uno choc anafilattico. Poi le prime cure, il trasferimento e le cure definitive. Una catena di comando, che prende le mosse dalla Sala Operativa e che si sviluppa prima con chi esegue l'intervento in loco e quindi da chi da seguito alle pratiche sanitarie in ospedale, che ha permesso di salvare una vita. Il motociclista bolognese si ricorderà di sicuro di questa escursione, soprattutto perché, grazie all'azione dei sanitari del 118, è scampato ad un pericolo dalle conseguenze difficilmente immaginabili e in alcuni casi anche estreme.
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