Perugia, a fuoco 50 carcasse di auto. La verità sul rogo dalle telecamere

Perugia, a fuoco 50 carcasse di auto. La verità sul rogo dalle telecamere
di Riccardo Gasperini
Domenica 9 Agosto 2020, 09:19 - Ultimo agg. 16:35
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PERUGIA- C’è voluto il lavoro di 15 vigili del fuoco per spegnere l’incendio che ieri, attorno alle 13.45, si è sviluppato in via Sandro Penna, a Sant’Andrea delle Fratte. Le fiamme hanno interessato l’area del Punto riciclo auto, attività che si occupa dello smaltimento di automobili destinate alla rottamazione. Secondo quanto appreso, le fiamme hanno attecchito su una cinquantina di pacchi macchina, le auto bonificate dalle parti in plastica e poi pressate, che erano su un piazzale. A dare l’allarme sarebbe stato un passante che per primo ha notato la colonna di fumo, una volta sviluppata visibile a centinaia di metri di distanza dalla zona industriale. Immediato l’intervento di tre squadre dei vigili del fuoco dalla centrale di Madonna Alta e da corso Cavour. Alle 16 l’incendio era già circoscritto, ma c’è voluto ancora del lavoro per le operazioni di bonifica dell’area. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e polizia locale che ha provveduto a coordinare la gestione del traffico a ridosso dell’area incendiata. Area su cui adesso si concentra l’attenzione delle forze dell’ordine, al lavoro per capire se si possa trattate o meno di un atto doloso. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza che sono presenti sia all’interno dell’azienda che si occupa di smaltimento di vecchie automobili, ma anche nella zona. Intanto si sono mossi, assieme al Comune presente con l’assessore alla Protezione civile Luca Merli e il dirigente Roberto Chiesa, anche Arpa e Usl Umbria 1. Sono state avviate le verifiche di routine come nel caso dei due precedenti incendi alla Biondi Recuperi di Ponte San Giovanni che si erano verificati sempre nel fine settimana. Su richiesta di Arpa e Usl, il Comune ha emesso «in via precauzionale» un’ordinanza che interessa un’area circostante per un raggio di tre chilometri. Dispone il lavaggio e sbucciatura dei prodotti alimentari coltivati nella zona rossa e il divieto di consumo «da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento». Scatta il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile e di uso dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell'area interessata dall’incendio. Le aziende della zona dovranno provvedere «all’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica con prelievo di aria dall’esterno»

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