Incentivi alle auto ecologiche: lo smog costa
all'Italia 43 miliardi l'anno, 2,5 punti di Pil

La Nissan Leaf, un'auto al 100% elettrica, quindi zero emission
La Nissan Leaf, un'auto al 100% elettrica, quindi zero emission
Domenica 30 Novembre 2014, 03:02 - Ultimo agg. 4 Dicembre, 10:20
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ROMA - Un Piano ad hoc per avere aria pulita, tante rinnovabili ed efficienza energetica per "abbattere" lo smog, che ogni anno costa 2,5 punti di Pil al nostro Paese pari a 43 miliardi, 67.921 morti “invisibili” per lo Stato e 3,5 milioni di giornate lavorative perse ogni anno.



La denuncia arriva dal leader dei Verdi Angelo Bonelli e dall'esponente di Green Italia Roberto Della Seta che hanno messo a punto un dossier “La Guerra (taciuta) dell'Aria” e parlano di «emergenze dimenticata», a poche ore dall'inizio del vertice Onu sul clima a Lima in Perù. I due ecologisti chiedono una riflessione al premier Matteo Renzi: «Il governo respinga la proposta del presidente della commissione Europea Jean Claude Juncker di tagliare gli obiettivi del pacchetto Aria dell'Europa; l'Italia e l'Europa hanno bisogno di limiti più rigorosi per salvare vite umane ed economia».



Prendendo come esempio Roma emerge che - secondo uno studio del dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario del Lazio di marzo 2013 - «nelle zone più inquinate della Capitale, come l'Aurelia, c'è un aumento della mortalità del 7%». E che «le principali malattie rilevate sono quelle cardiovascolari e il tumore al polmone, la cui incidenza è superiore del 9% nelle aree dove gli inquinanti hanno livelli più alti». In base ad un altro studio «se a Roma venissero rispettati i limiti» di polveri sottili (Pm 2,5) «segnalati dall'Oms l'aspettativa di vita aumenterebbe di oltre 12 mesi e si conterebbero quasi 1.300 morti in meno all'anno».



«È una situazione drammatica - dice Bonelli - un'emergenza dimenticata nei cassetti della politica che produce costi insostenibili. Investire nella lotta allo smog e ai veleni che ogni giorno i cittadini respirano significa creare posti di lavoro». Per Della Seta «lo smog nelle città, così come l'inquinamento delle industrie come Eternit e Ilva (tra i 30 impianti più inquinanti d'Europa), non è solo un problema ambientale ma una drammatica emergenza sanitaria». Per Bonelli e Della Seta, «bisogna anche sostenere il trasporto pubblico, incentivare le auto ibride ed elettriche, bio-edilizia, difesa del suolo, riforestazione» e «applicare il principio 'chi inquina pagà per i titolari di industrie che si sono resi responsabili di azioni di inquinamento».



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