Incidente sull'A1: Enrica Macci e Serena Ursillo morte nella Panda schiacciata dai camion. Chi erano le due romane vittime dello schianto

Serena Ursillo ed Enrica Macci
Serena Ursillo ed Enrica Macci
Sabato 18 Giugno 2022, 10:28 - Ultimo agg. 18:02
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Serena Ursillo, di Sant'Angelo Romano, ed Enrica Macci, 49 anni, di Tivoli, non sono mai arrivate Chianciano Terme al corso per allenatori di pallavolo, lo sport che le appassionava fin da ragazze. La loro Panda è restata intrappolata nell' incidente che ieri a Cetona (Siena), intorno alle 14.30, ha tagliato in due l'Autostrada del Sole tra i caselli di Fabro e Chiusi: coinvolti tre camion e cinque auto. Oltre alle due donne morte si contano quattro feriti gravi.  Le salme sono all'obitorio dell’ospedale di Siena. Colossale la coda (15 chilometri) che ha bloccato fino a sera  l'A1 interrompendo la viabilità fra nord e sud Italia. 

Chi erano

Serena Ursillo aveva giocato e poi allenato in vari club del Lazio e dell'Umbria, per ultimo l'Amerina Volley. L'altra sua grande passione era la batteria e aveva fatto parte di numerose band. Oltre che a palleggiare e a fare il bagher, insegnava anche a suonare la batteria. Sulla sua pagina facebook anche le foto del "pellegrinaggi" in luoghi storici del rock come Penny Lane a Liverpool.

 

Dopo aver lasciato Sant'Angelo Romano, abitava ad Montecampano di Amelia da numerosi anni.

Faceva l'allenatrice della squadra del minivolley e l'insegnante di batteria in una scuola privata e alla Casa del Sole. Ormai due anni fa aveva pianto la morte del compagno per una malattia improvvisa.

«Mi ricordo - ricorda commosso il musicista Walter Sacripanti di cui era assistente - che non aveva voluto il silenzio, si era circondata di musica, dei ragazzini con cui era capace di instaurare un rapporto unico. Per questo anche adesso, in un momento così doloroso, tutti noi, per onorare la sua passione e il suo talento, dobbiamo continuare a suonare. Lei non vorrebbe il silenzio». 

L'articolo di Francesca Tomassini

Enrica Macci

Lutto anche a Montefranco (Terni) nella Valnerino dove Enrica macci abitava da qualche anno con il compagno. Oltre che giocatrice di volley, Enrica Macci era - si legge nel profilo del Giardino dei libri - era "psicologa dello Sport e del Benessere, allenatrice di pallavolo e si occupa da anni di migliorare la prestazione sportiva. Ha seguito diversi atleti professionisti ed è autrice e co-autrice di numerosi articoli. Il lavoro da ricercatore nel campo delle Neuroscienze Cognitive, le ha permesso di sviluppare nuove metodologie di allenamento mentale. Recentemente, ha messo a punto un protocollo di lavoro basato su una fusione di tecniche di tipo corporeo e non, che si integrano ottimamente al lavoro sportivo sia con gli atleti sia con persone che vogliono migliorare il benessere psicofisico. Nello sport, ha iniziato con l'Atletica Leggera ed ha militato per molti anni in campionati del volley. Ha praticato a livello amatoriale Biathlon Atletico e Tiro a Segno. Negli ultimi anni è diventata appassionata e praticante di Speleologia, Alpinismo e Torrentismo.

Fra i suoi libri "Migliora la Tua Attenzione nello Sport e nelle Prestazioni" pubblicato nel 2018.

La Federvolley

La Federazione italiana pallavolo ha disposto la sospensione di tutte le attività collegiali e formative previste nel fine settimana in Umbria e Toscana come segno di lutto per la morte in seguito a un tamponamento sull'Autosole di Enrica Macci e Serena Ursillo, allenatrici che dal Lazio si stavano recando a un corso di secondo grado in programma a Chianciano Terme. Come riporta una nota pubblicata sul sito della Fipav. La decisione è stata presa in sede di Consiglio federale. In apertura dei lavori, il segretario generale Stefano Bellotti ha dedicato un momento di riflessione e commiato per le due allenatrici.

Incidente A1 tra Fabro e Chiusi, due donne morte e diversi feriti: traffico in tilt e chilometri di coda

L'incidente

Secondo una prima ricostruzione fornita dalla polizia stradale di Orvieto chiamata alla gestione dell'incidente sotto il coordinamento del sostituto commissario Stefano Spagnoli, nel tratto era in atto un rallentamento della viabilità, un incolonnamento, sulle cui cause si sta ancora cercando di far luce, quando un autoarticolato ha tamponato violentemente due auto spingendole, e di fatto schiacciandole, addosso a un altro mezzo pesante. Il tir tamponato è finito a sua volta per colpire un altro mezzo pesante coinvolgendo nell'impatto anche due autovetture che si trovavano sulla corsia di sorpasso. Ed è proprio tra gli occupanti delle auto finite in mezzo al maxi tamponamento che il bilancio dell'incidente è apparso ai primi soccorritori subito gravissimo. Sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco da Arezzo, Orvieto, Perugia e Siena e una task force della Direzione di Tronco di Firenze con un dispiegamento complessivo di 19 mezzi.

Due uomini di 38 e 42 anni sono stati estratti dalle lamiere e grazie all'elisoccorso di Grosseto sono stati trasferiti all'ospedale Le Scotte di Siena. Hanno riportato fratture multiple ma non sarebbero in pericolo di vita restando tuttavia ricoverati in osservazione. Altre due persone, rimaste ferite in modo giudicato grave dal personale sanitario soccorritore sarebbero state trasportate via in ambulanza con codice rosso. Intervenuti, oltre alla Polizia Stradale di Orvieto, equipaggi del 118 Umbria con ambulanze di Fabro, Orvieto e Città della Pieve.

E' arrivato anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena Nicola Marini ed il sostituto procuratore Niccolò Ludovici competenti per territorio poiché l'incidente è avvenuto nel comune di Cetona (Siena). 


LA VIABILITÀ
A seguito dell'incidente il tratto autostradale è rimasto chiuso per ore provocando enormi disagi alla viabilità e lunghe code di traffico verso Firenze e in direzione della Capitale. Solo alle 19.30 è stata riattivata la circolazione ma intorno alle 20.34 si contavano ancora 15 chilometri di coda. 

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