Pescara, infermiera morta per un mix
di farmaci: a vegliarla il gatto e il cagnolino

Pescara, infermiera morta per un mix di farmaci: a vegliarla il gatto e il cagnolino
Martedì 27 Dicembre 2016, 10:27 - Ultimo agg. 10:45
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Ieri a Motesilvano (Pescara) l'addio a Francesca D' Annibale, la 36enne infermiera, che venerdì 23 ha posto fine alla sua tormentata esistenza, ingoiando un mix di farmaci. Nella storica chiesetta del Carmelo è riuscita ad entrare solo una parte esigua della folla, che ha reso omaggio alla salma della povera ragazza. Sul sagrato tante persone con le lacrime agli occhi, commentavano l'insano gesto di Francesca: l'infermiera per mettere fine ai suoi giorni ha atteso che il fratello si allontanasse di casa. Poi deve aver ingoiato diverse pillole e si è sdraiata sul letto; ai suoi piedi gli amici di sempre, un cagnolino ed un gatto che praticamente hanno vegliato per ore la salma senza lasciarla un minuto.

Così li hanno trovati i vigili del fuoco quando, forzando la finestra sono entrati al terzo piano del palazzo di via Danubio (una traversa della Vestina). Li aveva chiamati il fratello, che preoccupato del silenzio di Francesca dopo tante telefonate a vuoto aveva chiesto aiuto ai pompieri. Uno dei vicini, che chiede l'anonimato, sottolinea come la donna vivesse negli ultimi tempi nel disagio psichico ed economico, che potrebbero averla spinto all'estremo gesto. Sulla sua esistenza pendeva la separazione dei genitori, con il papà che vive a Pescara e mamma a Foggia; cosa che aveva segnato non poco la fragile esistenza. Una fragilità appesantita dalla solitudine nell'appartamento di Montesilvano, anche se coabitava con un fratello che la seguiva molto da vicino.

Ad aggravare la situazione le ridotte disponibilità finanziarie, che le impedivano di pagare persino le bollette come lei stessa aveva scritto in un biglietto lasciato ai familiari. Un biglietto che suona come un pugno nello stomaco della città distratta, un atto di accusa per chi dovrebbe interessarsi dei problemi sociali. Ad un certo punto anche lei, come tanti altri connazionali colpiti dalla crisi del Paese, ha deciso che la vita non meritava di essere vissuta. In passato aveva sofferto anche per una relazione amorosa finita male e tutte questi motivi messi insieme devono aver determinato la decisione estrema. A lanciare l'allarme in fratello che non era riuscito a parlarle telefonicamente, nè a sfondare il portoncino di casa per soccorrere la sorella. Il dramma, in tutta la sua crudezza, si è rivelato quando i vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nell'appartamento: il corpo senza vita della ragazza giaceva sul letto.
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