Ischia, i dati del vulcanologo: "Il terremoto può ripetersi con scosse anche più forti"

Ischia, i dati del vulcanologo: "Il terremoto può ripetersi da un momento all'altro, con scosse anche più forti. Non si sfida la natura"
Ischia, i dati del vulcanologo: "Il terremoto può ripetersi da un momento all'altro, con scosse anche più forti. Non si sfida la natura"
Sabato 26 Agosto 2017, 17:15 - Ultimo agg. 23:29
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"Il terremoto che ha devastato la parte alta di Casamicciola sull'isola d'Ischia può ripetersi da un momento all'altro, con scosse di magnitudo anche superiore. Chi dice il contrario e fa affermazioni tranquillizzanti. gioca d'azzardo con la natura".
Non ha dubbi Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell'Osservatorio Vesuviano, appena rientrato dall'isola verde dove ha effettuato rilievi sull'area interessata dal sisma. 
Professore, sta dicendo che non possiamo fare sogni tranquilli?
"Lo affermo con certezza. L'energia  liberata durante la scossa del 21 agosto scorso è di gran lunga  inferiore a quella che si libera nei terremoti con la massima magnitudo osservata in quell'area dell'isola. Basti pensare che il terremoto del 1883, quello per intenderci che coinvolse la famiglia di Benedetto Croce che poi fu l'unico a salvarsi, era centinaia di volte superiore. Ci sarà un terremoto altrettanto forte". 
È possibile quindi che accadano eventi anche peggiori?
"L'illusione che siamo una generazione che non vedrà terremoti catastrofici è una illusione. In geologia quello che accade in passato si ripete con la stessa intensità e nello stesso luogo. Ecco perché mappiamo i luoghi dei terremoti e stabiliamo quali aree dichiarare ad alto rischio sismico".
Che tipo di terremoto  si è verificato a Casamicciola?
"È un terremoto connesso alla tipologia dell'isola che è vulcanica. Ischia ha caratteristiche proprie che avrebbero dovuto rendere unico anche il sistema di rilevazione".



Cioè?
"La faglia è direttamente connessa al sistema vulcanico. Ischia è tutta un vulcano, ogni collina rappresenta un vulcano. Altra caratteristica è la bassa profondità del magma. Uno studio dice che Il magma è ad appena 2 km dalla superficie. Io ritengo che il magma si trovi a 3/4 km sotto la superficie. Ragion per cui l'isola è molto "calda" . Di conseguenza sarebbe stato inaccettabile un terremoto a 5 km di profondità, perché nelle rocce prossime alla fusione o nel magma non si generano terremoti. cioè onde".
Sui dati si è fatto un gran pasticciaccio, perché?
"I miei colleghi hanno sbagliato. Fin dall'inizio avevo espresso le mie perplessità sulla localizzazione dell'ipocentro e dell'epicentro, anche dopo la correzione a 5 km e magnitudo 4".
Cosa è accaduto?
"La localizzazione di un terremoto si fa in base allo studio delle registrazioni effettuate dai sismografi: in questo caso di quelli presenti a Ischia, Campi Flegrei e Ventotene. I sismografi hanno rilevato i tempi di arrivo e le caratteristiche delle onde sismiche, dati che avrebbero dovuto consentire il calcolo esatto dell'ipocentro. Ma nel calcolo si è fatto riferimento a un modello sbagliato, valido cioè per il Tirreno centrale ma non per l'isola d'Ischia . Che ripeto ha caratteristiche proprie con un magma molto in superficie".
Ischia è comunque un'area sismica e vulcanica, perché non è stato predisposto un modello di calcolo ad hoc?
"È questo il punto. C'è poca esperienza nelle registrazioni sismiche,perché negli ultimi anni si sono verificati pochi terremoti. Ma non giustifico nessuno. Anzi, sono sorpreso del comportamento dei colleghi"
E sulla magnitudo 4.0, in molti c'è la convinzione che in realtà la scossa sia stata molto più forte
"La magnitudo 4.0 a meno di 2 km di profondità è compatibile con i danneggiamenti osservati. Infatti dai miei studi sui terremoti di Casamicciola del 1881 e del 1883,
ho rilevato che un terremoto di magnitudo 5.5 o superiore possa causare una devastazione di gran lunga superiore rispetto a quella del 21 agosto"
Ma gli effetti sono stati ugualmente devastanti...
"Gli effetti devastanti sono concentrati nella parte alta di Casamicciola e i danni corrispondono ad un ottavo/nono grado della scala Mercalli. Ho rilevato la presenza di fratture nel suolo, tipiche delle aree epicentrali di terremoti molto superficiali. Quindi l'ipocentro era immediatamente al di sotto della zona devastata e non a mare. Ma soprattutto il sisma si è sprigionato molto in superficie".



Questo che significa?
"Piu l'epicentro è vicino alla superficie,
più gli effetti saranno concentrati e peggiori. Se l'epicentro fosse stato a mare, a 5 km di profondità con magnitudo 4.0, i danni sarebbero stati minori e distribuiti anche nella zona costiera"
Cosa c'è Sotto Casamicciola?
"Casamicciola si trova in prossimità delle strutture lungo le quali nelle ultime decine di migliaia di anni, il monte Epomeo si è sollevato  di oltre 700 metri rispetto al resto delle zone costiere dell'isola. Quindi si trova sulla zona di rottura della crosta superficiale lungo le quali avviene questo spostamento. Queste faglie si sviluppano a qualche km al di sotto della superficie".
Perché a Ischia si verificano i terremoti?
"Perché  su queste faglie si accumula energia elastica che poi viene rilasciata bruscamente. Ecco perché dico che questa scossa non deve tranquillizzare. La scossa del 21 agosto non ci dà alcuna garanzia che non si ripetano terremoti anche più forti e a distanza ravvicinata sulla stessa faglia".
E allora qual è la risposta per le popolazioni ?
"Casamicciola è un'area a rischio sismico, vulcanico  e idrogeologico. 
Quindi l'unica difesa non è la previsione, ma la prevenzione. Bisogna evitare di costruire in areee a rischio,  costruire con criteri antisismici e soprattutto essere pronti con un piano di evacuazione perché in caso di crisi vulcanica bisogna far sfollare immediatamente tutti".
Un'eventuale eruzione sarebbe pericolosa?
"Ischia è un'isola vulcanica attiva, l'ultima eruzione risale al 1301, alla colata dell'Arso . E si  tratta di eruzioni di tipo esplosivo come quelle di Pompei. Ne sono prova  i vari vulcani presenti  sull'isola.  Ogni collina che si vede è un vulcano.  Lo stesso Epomeo è un "horst vulcano tettonico", cioè in sostanza uno zoccolo tufaceo che si è sollevato dalla spinta del magma in profondità".
Eppure con un rischio così elevato si pensa alle centrali geotermiche...
"Ed è questo l'aspetto più paradossale. Il progetto giace al Ministero in attesa dell'autorizzazione. Il piano prevede trivellazioni fino a 1300 metri di profondità che andrebbero a intaccare proprio i sistemi di faglia che hanno generato i terremoti con estrazioni di fluidi idrotermali ad alta temperatura e pressioni al flusso di centinaia di tonnelllate ogni ora e riniezione con lo stesso flusso. Da parte mia, ho denunciato l'estrema pericolosità di queste azioni che possono produrre terremoti indotti anche distruttivi, esplosioni di gas, risalita di magma nonché sprofondamenti e frane dagli effetti devastanti senza contare l'Alterazione del sistema geotermico con conseguenze negative sul termalismo e economia dell'isola".
Un'ultima domanda. Una simile scossa giustifica i crolli di intere case e palazzi?
"Le case sono venute giù, data la tipologia di edilizia. Se fossero stati edifici in cemento armato, quasi sicuramente avrebbero resistito. Oppure. Se chi ha costruito avesse usato la tecnica dell'incatenamento, le case avrebbero resistito meglio e ci sarebbero stati meno feriti. Ma la tipologia edilizia non era tale da resistere a quel tipo di terremoto . 
La cosa più insidiosa sono sempre i cornicioni .

E infatti nell'edilizia sismica si evitano costruzioni di cornicioni o parti che possano staccarsi".      (M.A.)

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