Isis, l'ex capo dell'esercito australiano: la guerra contro l'islam radicale durerà almeno 100 anni

Peter Lehay
Peter Lehay
Lunedì 11 Agosto 2014, 23:52
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​Teniamoci pronti per una guerra lunga 100 anni contro il radicalismo islamico. A lanciare l'allarme è l'ex capo dell'esercito australiano, Peter Lehay, che ha messo in guardia l'Australia prevedendo inevitabili azioni sia dentro che fuori i confini.



Attualmente Lehay è direttore del National Security Institute all'Università di Canberra. Al Daily Mail Australia ha spiegato come il Paese sia percepito come il lontano nemico dall'Islam radicale e Lehay è convinto che continuerà ad essere un suo bersaglio.

«Ci siamo già passati, ci sono posti che sarebbe meglio non visitare e ci sono stati attacchi terroristici in mete di viaggio come dimostra l'11 settembre o gli attentati a Bali. Sono stati pianificati attacchi in Australia e abbiamo respinto queste minacce grazie all'Intelligence. Ma per i terroristi basta esser fortunati una sola volta. L'Australia è coinvolta nei primi stadi di una guerra che promette di durare probabilmente ancora 100 anni. Dobbiamo essere pronti a proteggerci e se necessario mettere in atto azioni preventive per neutralizzare minacce evidenti. Prepararci a una lunga guerra».



Lehay sottolinea poi come siano aumentati online i contenuti che mirano a fare il lavaggio del cervello e reclutare australiani alla causa jihadista. «Un esempio - dice - è la rivista radicale online Inspire, che incoraggia a organizzare attentati. In un recente numero c'era la foto dell'Opera House di Sidney in copertina. Sono statri pensati attentati contro la base militare di Holsworthy e altri luoghi simbolo. Non ci sono grandi eserciti in marcia verso l'Australia, quello che voglio dire è che queste persone si sono radicalizzate attraverso il web e le loro idee si stanno diffondendo nei nostri salotti».
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