Baracca per gli attrezzi va a fuoco: entra con l'estintore per spegnere l'incendio, Ivan trovato senza vita

Ivan Gaio morto nella baracca a fuoco
Ivan Gaio morto nella baracca a fuoco
di Redazione Web
Sabato 15 Gennaio 2022, 12:30 - Ultimo agg. 14:41
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Tragedia a Feltre nel bellunese: i vigili del fuoco sono intervenuti il 14 gennaio, alle 13 circa, per un incendio nella baracca annessa ad un'abitazione e adibita a deposito attrezzi a Farra di Feltre, provocato forse dal surriscaldamento del tubo di una vecchia stufa. E' morto Ivan Gaio, 52 anni, che si era precipitato dentro con l'estintore nel tentativo di spegnere le fiamme e salvare il materiale (nella struttura in legno c'erano macchinari da falegnameria dimessi).

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La vittima  - parente dell'anziano falegname proprietario della casa e del deposito che voleva entrare, ma è stato trattenuto dalla badante - è morto probabilmente per l'alta concentrazione di monossido di carbonio. Il corpo è stato rinvenuto poco dopo dai pompieri all'interno della struttura che è collassata.

Il rogo non ha intaccato l'abitazione adiacente per il pronto intervento dei pompieri arrivati da Belluno con il supporto dei volontari del Basso Feltrino (il personale di Feltre era impegnato in un altro intervento), l'ausilio di un'autopompa, due autobotti, il carro aria e dieci operatori. Sono in corso le operazioni di bonifica.

 

Morto nell'incendio a Feltre: cosa è successo

Era una mattina come tante altre per Sergio Sanson, suocero della vittima. L'ottantenne aveva acceso la stufa a legna nella baracca adiacente ad un complesso di sua proprietà dove insistono, tra le altre, la sua abitazione ma anche la sede di Portaperta, un negozio di alimentari di specialità gastronomiche straniere e uno studio tecnico. Una dependance che fungeva in parte da garage per la macchina e in parte come piccolo laboratorio dove l'ex falegname amava rintanarsi per fare alcuni lavoretti. Mancava poco a mezzogiorno e l'uomo ha lasciato la baracca per tornare nella sua abitazione per il pranzo.

Dopo poco arriva la chiamata del vicino di casa che lo informa che dalla baracca usciva del fumo. Da una parte, quindi, l'allarme ai vigili del fuoco e, dall'altra, la chiamata alla figlia Cristina. Figlia che a sua volta chiama il marito Ivan informandolo di quanto stava accadendo. L'uomo, che era al lavoro, a bordo del suo pick-up si precipita in via Fosse, nella frazione di Farra di Feltre, scende dall'auto, inforca un piccolo estintore e decide di entrare nella dependance per spegnere le fiamme. Nonostante la sua esperienza di volontario di protezione civile, la voglia, l'istinto di voler spegnere il fuoco è stato talmente forte che nulla lo ha fermato, neppure il tecnico che aveva dato l'allarme e che più volte gli ha detto di non entrare. Ivan ha aperto la porta ed è entrato, ma non è più uscito. Dopo la chiamata ai vigili del fuoco, partita intorno alle 12.15, sul posto si sono precipitati i pompieri: una ventina di uomini, con i colleghi trevigiani di Montebelluna accorsi in supporto. Ma ci sono voluti quasi quaranta minuti. Al loro arrivo la tragedia si era già consumata e poco dopo hanno rinvenuto il copro privo di vita dell'uomo. 

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