Ladro ucciso, Scientifica in via Palermo per ricostruire la scena del crimine in 3D

La polizia Scientifica in via Palermo
La polizia Scientifica in via Palermo
di Marco Cusumano
Sabato 28 Ottobre 2017, 16:19 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 10:20
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La polizia Scientifica ha effettuato un lungo sopralluogo, ieri pomeriggio, nel condominio di via Palermo 60 dove il 15 ottobre scorso l'avvocato Francesco Palumbo ha ucciso Domenico Bardi, uno dei tre ladri che erano entrati nella casa del padre facendo scattare l'allarme.

La Procura, dopo aver raccolto nei minimi dettagli la ricostruzione dei fatti riferita da Palumbo, adesso vuole trovare conferme dalle analisi tecniche. Non solo dall'autopsia, già effettuata, ma anche dagli strumenti di ultima generazione che consentono di raccogliere elementi utili a ricostruire con estrema precisione la dinamica degli avvenimenti, confermando o smentendo le testimonianze.

E' chiaro che in questo caso le analisi scientifiche sono particolarmente importanti per il semplice fatto che esiste un solo testimone oculare, ovvero l'avvocato che ha sparato. Nessuno dei vicini di casa ha visto la scena, alla quale erano presenti soltanto i due ladri fuggiti e ancora ricercati dalla polizia. Oltre all'avvocato c'è soltanto una ragazza di vent'anni che ha visto uno dei due ladri in fuga, riuscendo però a descriverlo soltanto sommariamente riferendo che indossava un giubbotto scuro.

Per trovare conferma alla tesi dell'avvocato, gli investigatori stanno mettendo in fila tutti gli elementi raccolti. Ieri la polizia Scientifica ha cominciato a realizzare la ricostruzione tridimensionale della scena del crimine. Si tratta di un passaggio fondamentale poiché una delle necessità principali dell'investigatore, di fronte a una scena del crimine da decifrare, è quella di congelare lo stato dei luoghi, al fine di poter mantenere l'ambiente il più possibile aderente alla situazione esistente nel momento in cui è avvenuto il reato. Non si tratta soltanto di evitare contaminazioni, come le classiche impronte digitali, le orme, i mozziconi di sigaretta. Qui si parla di repertazione delle forme, cioè l'acquisizione tridimensionale degli ambienti e degli oggetti tramite uno scanner laser 3D di ultima generazione. 

Semplificando possiamo dire che lo scanner permette di acquisire più modelli 3D relativi alla scena, rivisitabili e modificabili da parte dell'investigatore scientifico, per poter accedere virtualmente sulla scena ogni qual volta si rendesse necessario acquisire nuovi dati metrici o verificare prospettive di visualizzazione particolari.

Così ieri gli uomini della Scientifica hanno ricostruito la scena portando sul luogo la stessa scala telescopica usata quel giorno dai ladri. Poi sono stati sistemati dei target per acquisire dati specifici, a cominciare dalle distanze ma non solo. Gli elementi ora saranno analizzati in laboratorio per capire se la ricostruzione di Palumbo sia attendibile, in attesa della perizia balistica e dei risultati definitivi dell'autopsia. Solo in quel momento il quadro sarà completo e forse arriveranno risposte precise.
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