dall'inviato - Cala la notte a Lampedusa mentre a far compagnia agli oltre 100 cadaveri stesi nel capannone della zona riservata all'aeronautica militare ci sono solo i rombi degli elicotteri che cercano disperatamente altri dispersi. Ma non ci sono più grandi speranze di trovare superstiti al massacro di profughi: tra i corpi stesi ricoperti da teloni verdi ci sono anche i fagotti i di quattro bambini. Hanno da uno a sei anni, sono eritrei e nessuno ha chiesto di loro: molto probabile che anche i loro genitori sono morti nel naufragio.
I primi a soccorrere i migranti sono stati un gruppo di isolani in gita a largo dell'isola dei conigli con una nave da diporto da 10 metri. Alle 7 circa sono stati svegliati da un rumore stridulo sembrava l urlo dei gabbiani racconta Alessandro marino che insieme ai suoi amici e' riuscito a salvare oltre 40 migranti: «Abbiamo fatto il possibile eravamo disperati a un ragazzo abbiamo anche fatto il massaggio cardiaco e si è ripreso». Poco prima a largo avevano visto una luce: non sapevano fosse il barcone che bruciava.
Pietro Bortolo, responsabile del policlinico del l'isola da venti anni mima quando ha strappato al mare i corpi dei 4 bambini morti. «La tragedia peggiore a Lampedusa», dice.
L'isola piange le vittime organizza una fiaccolata e appende cartelli con la scritta «non vogliamo accogliere i cadaveri dei bambini». Le ricerche andranno avanti tutta la notte, sono stati individuati circa 100 corpi incagliati sotto il relitto della nave.
Lampedusa, gli eroi che hanno salvato
oltre 40 ragazzini: mai una tragedia così
di Laura bogliolo
Giovedì 3 Ottobre 2013, 23:41
- Ultimo agg.
4 Ottobre, 01:16
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