Lando Buzzanca, la compagna non va al funerale e attacca la famiglia: «Chi avrebbe potuto salvarlo non l'ha fatto»

Il figlio Massimiliano: "Papà avrebbe voluto vederci sorridere, non avrebbe voluto vederci troppo tristi. Vi avrebbe abbracciato tutti"

Lando Buzzanca, la compagna non va al funerale e attacca la famiglia: «Chi avrebbe potuto salvarlo non l'ha fatto»
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 13:41 - Ultimo agg. 15:00
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Francesca Della Valle, compagna di Lando Buzzanca, ha disertato il funerale ma ha scritto un duro post su Facebook. «Chi avrebbe potuto salvare Lando, non è intervenuto. Bisogna amare da vivi, non fingere dopo la morte. Ora si che si apre il sipario della #verità. La ricerca della #giustizia sarà la mia forza», ha scritto Della Valle impegnata da tempo in una diatriba col figlio dell'attore Massimiliano.

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Le accuse

«Ho preferito non partecipare al funerale dell'ipocrisia. Il mio amato Lando non avrebbe gradito -scrive nel post Della Valle- Chi avrebbe potuto salvare Lando, non è intervenuto.

Bisogna amare da vivi, non fingere dopo la morte. Ora si che si apre il sipario della #verità. Mi scuso con le Tv e con la Stampa che mi ha cercato ma ho preferito rimandare ogni mia dichiarazione perché il dolore è immenso, mi spezza la voce. La ricerca della #giustizia sarà la mia forza. Per sempre, amor mio». A corredo del post una foto che la ritrae con l'attore morto domenica a 87 anni. 

 

Il dolore del figlio

«Papà avrebbe voluto vederci sorridere, non avrebbe voluto vederci troppo tristi. Vi avrebbe abbracciato tutti. Avrebbe fatto un selfie con ognuno di voi. Noi siamo fieri di quello che ci ha insegnato papà e di come siamo diventati. Ci ha insegnato a essere delle persone per bene»., ha detto Massimiliano Buzzanca, figlio dell'attore Lando, poco prima dei funerali del padre a Roma nella chiesa degli artisti a Piazza del Popolo. L'attore è morto domenica all'età di 87 anni. Ai funerali presente tra gli altri il senatore Maurizio Gasparri. 

Proprio il figlio a 'Storie Italianè su Rai1 aveva raccontato: «Non è vero che si era rotto il femore, quando non è la famiglia a parlare le notizie sono campate in aria. È scivolato dalla sedia a rotelle, non sappiamo ancora come e perché, e ha sbattuto la testa. Il suo corpo si è spaventato per questa caduta e, come accade a tutti gli uomini di quell'età che hanno un trauma, il fisico ha risentito della situazione». «Papà non ci riconosceva più da mesi - ha raccontato Massimiliano - ma credo abbia avuto un moto di riconoscimento sabato e credo, e spero, mi abbia riconosciuto quando lo abbiamo trasportato a Villa Speranza dal Gemelli. Poco prima che arrivasse la lettiga stava 'lallandò, non si capiva quello che diceva. A un certo punto mi ha guardato e mi ha detto tre volte ti amo... Che, per un uomo che non ha mai detto ti amo nemmeno alla propria moglie, mi è sembrato strano. Non ho capito se quel 'ti amò fosse un 'ti voglio benè perché mi aveva riconosciuto. Io da figlio spero e credo di sì. Non si sa realmente cosa mi volesse dire, io credo e spero che mi volesse dire 'ti voglio benè. Ma lo sa soltanto lui quello che mi ha detto».

Le ultime ore

Massimiliano ha poi proseguito nel racconto delle ultime ore accanto a suo padre: «L'ultima volta che l'ho visto sabato, mi ha dato l'impressione per la prima volta che mi avesse riconosciuto dopo tanto tempo. L'ho capito dal suo sguardo, ha fatto per alzarsi, per salutarmi. Gli ho sorriso e gli ho detto di stare seduto, di non affaticarsi. Era come se avesse voglia di dirmi qualcosa. Il rapporto con mio padre è 'buzzanchianò, non ci diciamo 'ti voglio benè, non ci abbracciamo. Ci guardiamo negli occhi e ci diciamo tutto. Ci siamo guardati, mi ha sorriso e gli ho chiesto di stringermi la mano. L'ho visto che faticava, poi si è addormentato. Domenica mi stavo preparando per venire qui ma mi hanno chiamato per dirmi che ci aveva lasciato. Questo è l'ultimo ricordo che ho di lui». 

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