Il figlio del medico ucciso: «Papà aveva tante donne, era impossibile non amarlo»

Il figlio del medico ucciso: «Papà aveva tante donne, era impossibile non amarlo»
di Raffaella Troili
Lunedì 26 Gennaio 2015, 05:55 - Ultimo agg. 07:56
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«Genio e sregolatezza, questo era mio padre». Simone Giacomoni, adesso che il caso è chiuso e tutti i tasselli si ricompongono, racconta chi era Lucio Giacomoni, 71 anni, morto ammazzato di botte, da tre romeni, in una casetta di campagna.



Ma era al corrente delle frequentazioni di suo padre?

«Era un uomo libero, colto, generoso, amante della vita. Questo amore ce l'ha trasmesso. Quella sua generosità si è manifestata anche con queste sue frequentazioni».



Non eravate preoccupati per lui?

«No, perché ha vissuto sereno, senza paura, forse frequentava giovani ragazze, senza fare nessuna morale, senza paura delle chiacchiere, senza nascondersi, andava in giro con loro per il paese alla luce del sole».



E riusciva a rimanere un punto di riferimento, per voi e per il paese.

«Non ci ha mai fatto mancare il suo amore, il suo sostegno, ha costruito le nostre case, ci ha donato tutto».



Ma non frequentava giri pericolosi?

«Si sapeva difendere con forza, ma questi che l'hanno ammazzato sono bestie, animali».



Nessuno di voi sette figli ce l'ha con lui?

«Era un folle, non si poteva non volergli bene. Amante delle donne. E noi, sia chiaro, questa cosa la trasmetteremo. Io ho 4 figli, però rispetto a mio padre sono gay, lui era esagerato in tutte le sue manifestazioni».



La conoscevate Alina, voi della famiglia?

«Siamo stati noi a indirizzare le indagini su di lei, sinceramente la conosco di vista ma non so nemmeno il suo cognome. So che i tre che hanno ammazzato mio padre sono gli stessi che il 24 dicembre hanno aggredito in casa un'altra persona, e che il caso è chiuso».



E sua madre Filippa, come sta?

«Mamma si è dedicata a lui, ha vissuto per lui, ci ha cresciuti. Ha vissuto all'ombra di una personalità fortissima. Oggi è sicuramente la persona a cui bisogna stare più vicini. E' distrutta. Ha sempre coltivato l'idea di invecchiare e morire con mio padre, invece gliel'hanno portato via, se solo fosse stato più tranquillo...».



Ora cosa si aspetta?

«Solo che quei tre assassini abbiamo davvero la pena che meritano. Alina? Se c'entra anche lei, io non lo so. Credevo fosse estranea alla vicenda. I carabinieri sono venuti questa mattina e non me ne hanno parlato. Per loro il caso è chiuso, e anche per noi familiari. I funerali di mio padre Lucio Giacomoni si svolgeranno domani alle 16 nella chiesa di San Nicola di Bari, a Mentana».