Milano, muore bimba di 16 mesi abbandonata a casa per 6 giorni. La madre: «Sapevo che poteva andare così»

Lascia la figlia di 18 mesi sola a casa per una settimana: la trova senza vita
Lascia la figlia di 18 mesi sola a casa per una settimana: la trova senza vita
Giovedì 21 Luglio 2022, 16:43 - Ultimo agg. 22 Luglio, 13:23
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Ha cambiato il pannolino alla bimba, l’ha messa a letto e le ha riempito un biberon. Poi se n’è andata, senza più tornare. Via da casa per oltre 6 giorni, senza alcuna preoccupazione. Così Alessia Pifferi, 37 anni, ha lasciato morire la piccola Diana: una neonata di appena 16 mesi, rimasta da sola in casa, senza cure e senza cibo. Accanto al corpicino, anche una boccetta di ansiolitico. «Sapevo che poteva andare così», avrebbe detto la mamma durante l’interrogatorio, quando si è scoperta la tragedia. Quasi sempre lucida e consapevole, la mamma milanese è stata fermata ieri per omicidio volontario aggravato.

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LA BUGIA
Per una settimana Alessia ha raccontato che la figlia era in vacanza al mare con la zia. Una bugia alla quale aveva creduto anche il fidanzato della donna, che per tutti quei giorni è stato insieme a lei a Leffe, in provincia di Bergamo. I due sarebbero anche passati da Milano più di una volta, ma la madre non è mai tornata a casa a controllare la bambina. Sapeva bene che Diana non sarebbe stata in grado di prendersi cura di sé, eppure giovedì scorso è uscita dall’abitazione senza più farvi ritorno. Soltanto due giorni fa, rientrata all’alba, l’ha trovata senza vita e a quel punto si è rivolta a una vicina di casa. All’arrivo della polizia, il corpo della piccola era ancora in un lettino da campeggio, con accanto un biberon pieno di latte e quella confezione di ansiolitico. Secondo i primi accertamenti, la piccola Diana sarebbe morta di stenti, ma la presenza in casa di quel tranquillante lascia pensare che potrebbe anche essere stata “addormentata”. L’appartamento al primo piano in cui vivevano madre e figlia, quando sono entrato i poliziotti era in disordine, con il frigo vuoto, senza acqua né cibo disponibili per la piccola. Sul balconcino, ieri c’erano ancora i panni stesi, tra cui alcuni vestitini della bambina. L’autopsia potrà chiarire la causa esatta del decesso.


UNA MADRE NORMALE
La 37enne, originaria di Crotone, abitava in quella palazzina da sempre, come raccontano alcuni vicini di casa che la conoscono da tutta la vita. Sullo stesso piano vive anche l’ex marito, dal quale la donna si era separata tre anni fa. Diana sarebbe nata poco dopo, il 29 gennaio del 2021, da un’altra relazione, ma senza che il padre la riconoscesse. Da quanto si apprende, infatti, Alessia avrebbe scoperto di essere incinta soltanto a gravidanza inoltrata. Al momento non risulta che avesse particolari problemi psichici né altre difficoltà legate alla dipendenza da sostanze stupefacenti. Non aveva un lavoro stabile e veniva aiutata economicamente dalla madre, che fino a qualche anno fa abitava con lei nell’appartamento in zona Ponte Lambro. Sul caso ora indagano gli agenti della Squadra Mobile di Milano e il pm Francesco De Tommasi, che ha anche disposto il fermo nei confronti della donna. Durante l’interrogatorio, Alessia non avrebbe versato una lacrima. Dalle sue parole sarebbe emerso il desiderio “intermittente” di non essere mai diventata madre.


IL RICORDO
Davanti al cancello dell’abitazione in via Parea, dove la bimba veniva vista spesso dai vicini di casa sul passeggino, adesso ci sono dei palloncini bianchi, lasciati in memoria di Diana da alcuni residenti della zona. «Era una bambina felice, sempre sorridente. Quando la vedevo passare mi faceva “ciao ciao” con la manina», racconta un vicino di casa. Altri descrivono la madre come una persona schiva, fredda anche con la piccola. «Non me ne capacito», sono le poche altre parole pronunciate da una residente che conosceva di vista la famiglia. Alcuni bambini, accompagnati dai genitori, ieri pomeriggio hanno lasciato davanti al cancello un piccolo peluche a forma di cane e un altro palloncino bianco con scritto sopra «piccola stella».

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