Lazio zona gialla, sì ai musei ma metà ristoranti non apre: la ripartenza è lenta

Lazio zona gialla, sì ai musei. Metà ristoranti chiusi: la ripartenza è lenta
Lazio zona gialla, sì ai musei. Metà ristoranti chiusi: la ripartenza è lenta
di Laura Larcan e Fabio Rossi
Domenica 31 Gennaio 2021, 09:00 - Ultimo agg. 12:04
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Musei riaperti da domani, ristoranti anche, ma non tutti. Da domani Roma e il Lazio tornano in zona gialla, con un parziale allentamento delle misure anti contagio da Covid-19. Tra le altre novità ci si potrà spostare tra comuni diversi nel Lazio ma non andare in altre regioni, anche se gialle. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque attivi. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, che si può infrangere per «comprovate esigenze», ossia motivi di lavoro, salute ed emergenze. «La permanenza in fascia arancione, grazie alla collaborazione di tutti, è durata solo due settimane - sottolinea Nicola Zingaretti - Una buona notizia che darà respiro all’economia. Ora però dobbiamo fare attenzione a non gettare a mare i sacrifici fatti in queste settimane». 

Da domani i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l’asporto dai locali senza cucina.

Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Ma non tutti i ristoranti riapriranno subito i battenti: quasi la metà rinvierà la ripresa dei pranzi di qualche giorno, con i primi clienti ai tavoli a partire da giovedì o venerdì. «La mancata riapertura domenicale ha fortemente danneggiato soprattutto i ristoratori, che avevano già raccolto diverse prenotazioni per il pranzo - spiega Claudio Pica, leader romano di Fiepet-Confesercenti - A questo punto in tanti hanno deciso di non riaprire subito, da lunedì, ma di aspettare il fine settimana». 

Porte aperte finalmente a musei e mostre, da domani a venerdì (esclusi i giorni festivi). Regole da Dpcm alla mano, si entra con mascherine obbligatorie, ticket da prenotare online, percorsi contingentati e a senso unico. Da mettere in agenda, l’intero parco archeologico del Colosseo che festeggia la riapertura con un concerto degli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia sul piano dell’arena (ore 12,30). Sempre da domani, il pubblico può riscoprire in tranquillità i Musei Vaticani e i Giardini Vaticani, la Galleria Borghese (che propone due settimane di eventi a sorpresa nelle sale), tutto il circuito dei musei comunali con i Marmi Torlonia ai Musei Capitolini e la mostra fotografica di Josef Koudelka al Museo dell’Ara Pacis. Ancora, Palazzo Barberini con le sue mostre, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea (che cambia per l’occasione l’allestimento sulla scalinata d’ingresso), fino ai monumenti del Pantheon e Castel Sant’Angelo. Tra le chicche, riapre domani anche la Crypta Balbi per svelare i nuovi interventi di restauro in corso. Appuntamento da martedì 2 febbraio, con il Museo Etrusco di Villa Giulia, il Maxxi e il parco archeologico di Ostia Antica (che sfoggia il bellissimo mosaico fresco di restauro delle Terme dei Cisiarii) e quello dell’Appia Antica che schiude il complesso delle Tombe della Via Latina e il giardino del Complesso di Capo di Bove. 

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Su 13 mila tamponi eseguiti nel Lazio (423 in più del giorno precedente) e oltre 17 mila antigenici, per un totale di oltre 30 mila test, nel bollettino regionale di ieri si registrano 1.138 casi positivi (22 in meno rispetto a venerdì), 27 decessi (21 in meno) e altre 1.553 persone guarite. In calo anche i ricoveri, e i malati in terapia intensiva. Il rapporto tra positivi e tamponi è all’8 per cento, ma se si prendono in considerazione anche gli antigenici la percentuale scende a 3 per cento. I nuovi contagi a Roma città tornano a quota 500.

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