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«Le alte temperature che si sono sprigionate in seguito al rogo - ha spiegato all'Ansa il direttore tecnico di Autofiori, Maurizio Deiana - hanno surriscaldato la calotta, rendendo necessaria la chiusura della galleria». Solo in serata è prevista la riapertura, almeno a una corsia, della galleria gravemente danneggiata dall'incendio: dopo il 1ø maggio verrà nuovamente richiusa nei giorni feriali per completare la messa in sicurezza. L'episodio si è anche trasformato in un caso politico per via dell'appello, diramato dalle autostrade, a «non mettersi in viaggio» verso il ponente savonese «se non strettamente necessario»: un messaggio che è stato giudicato estremamente dannoso dalla Regione Liguria per un territorio che vive di turismo. Il governatore ligure Giovanni Toti ha definito l'allarme lanciato «sconcertante» e ha invitato il ministero a «approfondire se il contratto di concessione viene rispettato e, in caso contrario, ad assumere immediatamente le più drastiche iniziative», mentre l'assessore regionale ai trasporti e al turismo Gianni Berrino ha chiesto ad Autostrada dei Fiori di «rivedere ed aggiornare profondamente il protocollo di emergenza», accusando l'azienda di aver fatto «dichiarazioni allarmistiche per disincentivare i turisti a venire in Liguria, invadendo campi non di sua competenza».
Estremamente critico anche il parlamentare forzista Giorgio Mulé: «Ancora una volta la Liguria vive la vergogna di un sistema di infrastrutture umiliante per chi ci vive e per chi vorrebbe visitarla».
Il direttore dell'Unione Albergatori savonese, Carlo Scrivano, ha preferito evitare polemiche sull'invito di autostrade invocando la convocazione immediata di «un tavolo tecnico tra istituzioni, Autostrade, Anas e categorie per trovare progetti e soluzioni che in qualche modo possano attenuare il problema. Sono anni che assistiamo puntualmente a code chilometriche ad ogni rientro, situazioni come quella odierna rischiano di mettere in ginocchio una economia già fragile».