Lo sfogo di Federica col compagno: mi tratti come una serva del Guatemala

Lo sfogo di Federica col compagno: mi tratti come una serva del Guatemala
Giovedì 7 Aprile 2016, 08:48
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LE INTERCETTAZIONI
ROMA Non solo la Total, con le sue aziende in crisi Gianluca Gemelli voleva fare affari anche con la Shell e le indicazioni su «come muoversi» le aveva ricevute proprio dalla sua compagna Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo economico. Almeno così racconta al manager del petrolio Pasquale Criscuolo al quale chiede un contatto con il dirigente Shell che la sua fidanzata ha già incontrato. Emerge dalle intercettazioni dell'inchiesta di Potenza, ma dalle carte risulta anche come la Guidi percepisse perfettamente di essere utilizzata dal compagno. Tra gli sfoghi e le urla per motivi personali, emergevano i ”favori” rifacciati al compagno: «Mi tratti come una sguattera del Guatemala». Era grande il potere della ”cricca” che gestiva il Mise e controllava gli atti del governo (Gemelli, Valter Pastena, consulente Mise, e Paolo Quinto, capo della segreteria della senatrice Anna Finocchiaro) tanto che aveva deciso di ”fare fuori” il capo di gabinetto della Guidi, Vito Cozzoli, che non rispondeva ai loro interessi.
LO SCONTRO
Lo scorso 18 giugno la Guidi urla al telefono con Gemelli: «Tu mi tratti come una sguattera del Guatemala...mi ritrovo che sono a Roma come al solito a lavorare...le uniche volte che ti ricordi che io sono una che c'ha un mestiere e un cervello, sono quelle dove mi mandi due messaggi dire ”quand'è che...quello?”. Semmai ci rivedremo te le elenco. Ti ricorderò quelle che si sono avverate...ho risposto a tutti i messaggi, ti tiro fuori proprio il numero...tu non mi devi mandare nessuno in ufficio, perché non c'è niente da mandare, nessuno da nessuna parte, compreso il fatto che sono andata a Torino. Non è stata l'unica cosa, poi ti dico anche quelle altre, va bene? Cose pratiche, concrete, l'ultima è stata Torino, poi abbiamo scoperto che non è servito, ma lì non è colpa mia».
I CONSIGLI
Il 5 novembre 2014 quando Gemelli, parla con Criscuolo e dice di avere ricevuto un «suggerimento» dalla propria compagna su come "muoversi" e incontrare altri soggetti con cui fare affari. «Allora Pasquale, mi ha appena chiamato la mia dolce metà... mi segui? Mi diceva che è stata a colloquio con Brun (Marco Brun, Country manager di Shell in Italia ndr) è Shell, no? Eccetera e mi dice muoviti con Brum attraverso Pasquale, quindi se riuscissimo ad organizzare un appuntamento per la prossima settimana ci andiamo a trovarlo! lui dov'è a Roma? Se tu gli dici tra mercoledì e giovedì se ci riceve, gli dici che hai parlato...cioè che so che ti sei visto con tizia eccetera, potremmo venirti a trovare?». Il giorno successivo Gemelli dice a Criscuolo: «Sei in confidenza giusto? Dovremmo parlare dei loro progetti futuri e presentare le mie aziende che ormai stanno insediandosi modello locali...Se riesci fagli capire anche chi sono».
IL CAPO DI GABINETTO
Scrive la squadra mobile: «Il ruolo di Pastena in seno al ministero dello Sviluppo Economico è realmente finalizzato a curare determinati interessi, anche del Gemelli, o in ogni caso di soggetti a lui vicini». Di fatto nella strategia rientra anche il progetto di ”far fuori” Vito Cozzolim, il capo di Gabinetto del Mise che non risponde ai loro interessi. Il 28 aprile 2015 Pastena contatta Gemelli gli riferisce, con un linguaggio criptico, un episodio soffermandosi sul fatto che che tutti gli elenchi vengono presi in mano da "Vito" e suggerisce «Però mo' io farei una piccola operazione ...me li porti a pacchetti alla volta e li vediamo, non so se hai capito?» e aggiunge «Perché alcuni se li smazza lui, hai capito a me? Questo ti voglio dire. Gianluca, tu che sei ragazzo svelto, hai capito? Funziona così ormai che alcuni rimangono da lui, hai capito?». Pochi giorni dopo pastena manda un sms a Gemelli: «Cozzoli è una testa di brioche». E allora Gemelli interviene con la compagna: «Non sai che mi ha combinato oggi, Valter mi ha scritto c'è quel Vito che è una testa di brioche», e la Guidi: «E' un pavido guarda». Gemelli attaccava: «Un pezzo di merda deve essere, perché è di un'arroganza, di una stronzaggine, con quelli che pensa di avere sotto e poi è un ignavo di merda, leccaculo con quelle che c'ha sopra, cioè 'na schifezza». E il ministro: «Però il ministero più o meno funziona». Il compagno ribatteva: «Tu il giorno che mi farai felice, prima che te ne vai, mi fai felice, e gli dici senti queste cose qua, siccome riguarda l'economia, se ne occupa lui (Pastena ndr) così tu sei più libero, capito?. E lo uccidi, perché è l'unica cosa, cioé ...lo sa il mondo, e a me sta cosa mi fa girare le palle!! lo sa il mondo, l'unica cosa che gli interessa è questo»
Valentina Errante
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