Ai parenti di Luana D'Orazio, la giovane operaia morta il 3 maggio scorso in un'incidente sul lavoro nell'azienda tessile in cui lavorava a Montemurlo (Prato), spettano 166mila euro di indennizzo da parte dell'Inail. È questa la cifra che ha calcolato l'Istituto, in base alle sue tabelle, secondo quanto riportato oggi da La Nazione: il risarcimento dell'assicurazione dell'azienda è invece in fase di calcolo.
«Non sapevo nulla di quella manomissione.
Lo scorso dicembre la procura di Prato aveva chiesto il processo per Coppini, per il marito Daniele Faggi, che l'accusa considera titolare di fatto dell'azienda, e per il tecnico manutentore esterno della ditta, Mario Cusimano. I reati di cui dovranno rispondere sono quelli di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche, fattispecie contestata per le modifiche tecniche apportate ai sistemi di sicurezza di cui il macchinario che ha ucciso la ragazza, un orditoio da campionatura, è dotato. Il processo si aprirà il 7 aprile. In vista dell'udienza preliminare Coppini ha fatto sapere di aver scritto una lettera all'assicurazione dell'azienda, che ancora non si è espressa sul risarcimento ai familiari della vittima.