Padova, l'imprenditore Luciano Pilotto stroncato dal Covid a 57 anni, non aveva patologie: fatale la polmonite bilaterale

Luciano Pilotto. Imprenditore stroncato dal Covid a 57 anni, non aveva patologie: fatale la polmonite bilaterale
Luciano Pilotto. Imprenditore stroncato dal Covid a 57 anni, non aveva patologie: fatale la polmonite bilaterale
di Michelangelo Cecchetto
Sabato 13 Marzo 2021, 21:42 - Ultimo agg. 22:02
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Una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro distrutta dal Coronavirus in quindici giorni. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, il Covid-19 è stato più forte delle cure mediche e mercoledì si è portato via a 57 anni, Luciano Pilotto, imprenditore, residente a Piazzola sul Brenta (Padova). Sono in molti a non voler credere che non ci sia più, tanto era il suo dinamismo, la voglia di fare, i progetti programmati, primo tra questi la costruzione della nuova casa per la sua amatissima moglie Roberta ed i figli Luca e Matteo. Famiglia a cui stanno giungendo numerosissime attestazioni di cordoglio, ma che è costretta, essendo risultata positiva, a rimanere in casa in isolamento, in attesa del secondo controllo, e di conseguenza di poter definire la data delle esequie al momento non ancora fissate.


AZIENDA DI SERVIZI

Luciano Pilotto era contitolare dell'azienda Uni 3 Servizi con sede a Paviola di San Giorgio in Bosco. Non aveva patologie, chi conosceva bene Luciano Pilotto lo conferma. Ciononostante quando il virus si è manifestato, lo ha fatto in modo devastante. Il 24 febbraio scorso il ricovero al pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella. Due giorni dopo il trasferimento nel nosocomio di Schiavonia dove il 27 si è reso necessario il trasferimento nel reparto di terapia intensiva. Mercoledì a mezzogiorno l'estrema unzione e poco dopo la ferale notizia. L'ultimo contatto possibile con i suoi cari è avvenuto il 25 febbraio. Una polmonite bilaterale in uno stadio troppo avanzato la causa del decesso. «Luciano era una persona che si dedicava a moglie, figli e lavoro.

Uno stakanovista, sempre disponibile e generoso, solare - è il profilo che traccia uno dei migliori amici dell'imprenditore - non pensavamo potesse accadere tutto questo, non ce lo aspettavamo perché Luciano non soffriva di nulla. Forse la pressione sanguigna un po' alta, qualche chilo di troppo, ma chi non ha queste cose oggi? Lui lavorava in azienda, ma andava anche dai clienti. La sua mente era sempre al lavoro, sempre a guardare oltre con il desiderio di progettare per migliorare. Fuori dalla sua attività adesso si stava dedicando alla nuova abitazione in costruzione, da terminare. Ma i suoi progetti erano tanti».


Una persona che, raggiunta una meta, non si accontentava e ritornava a lavorare per un'altra. Un uomo mai domo, forgiato dalla passione del fare e fare sempre meglio. L'azienda è in attività da trent'anni ed opera nel settore della fornitura di prodotti per antinfortunistica, detergenti, abbigliamento, attrezzature per la pulizia, articoli in carta e strumenti per imballaggio. Pilotto era abituato ad essere in contatto con la gente, e per questo molto conosciuto anche fuori dai confini dell'Alta Padovana. Un lutto condiviso da molti. La famiglia spera di poter essere presente alle esequie. Tutto dipenderà dall'esito del secondo ciclo di tamponi. Si attende perciò di definire il giorno del saluto anche se, con le nuove norme, non potranno esserci coloro che non sono residenti a Piazzola salvo non siano parenti. «Luciano - continua l'amico - era certamente un gran lavoratore, ma coltivava con passione i rapporti umani, l'amicizia quella vera. Finché è stato possibile, non mancavamo di incontrarci settimanalmente nella sua azienda per un momento conviviale. Ci teneva veramente tantissimo. Siamo sempre tutti di corsa, ma lui sapeva creare l'occasione giusta per farci stare assieme, spensierati, allegri e lo voleva fortemente». Questo certamente uno dei ricordi che rimarranno indelebili. Considerata l'impegnativa professione, Luciano Pilotto non faceva parte di nessuna associazione o gruppo e non aveva passatempi particolari. Si concentrava sugli affetti, sul lavoro e sulle amicizie, interrotti improvvisamente, troppo presto.

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