Tragedia dopo la protesta al Ministero, malato di Sla muore dopo l'incontro con il governo

Tragedia dopo la protesta al Ministero, malato di Sla muore dopo l'incontro con il governo
Giovedì 24 Ottobre 2013, 09:54 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 17:05
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Raffaele Pennacchio, 55 anni, del direttivo del Comitato 16 novembre onlus, morto ieri sera a Roma in albergo dopo l'incontro con il governo e il presidio sotto il Ministero dell'economia. «Era stanco e provato per i due giorni di partecipazione alla nostra protesta per il diritto all'assistenza domiciliare ai disabili gravi» dice Mariangela Lamanna,vicepresidente della onlus.



Raffaele Pennacchio, aveva partecipato sia al presidio sotto il Ministero dell'economia, la notte precedente, sia all'incontro con il governo. «Raffaele si è battuto per accendere i riflettori sull'assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi che hanno diritto a restare a casa con dignità e a cure amorevoli. Chi meglio di un familiare può assistere un congiunto malato grave? - spiega Lamanna- Ieri, nonostante la stanchezza, al tavolo con il governo rappresentato dal viceministro del Lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra, dal sottosegretario all'Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta e dal Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda, Raffaele continuava a dire, 'fate presto, noi non abbiamo più tempo».



Ieri sera al rientro in albergo, Pennacchio era provato ma contento perchè il Comitato era riuscito a strappare al governo l'impegno per l'aumento del fondo per la non autosufficienza e per l'assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. «Rideva e scherzava, poi all'improvviso si è accasciato sulla sedia tra il nostro sgomento».




Il dolore della moglie. «Mi aveva detto che andava in albergo per riposare perchè era molto stanco- spiega la moglie Michela - poi mi hanno chiamato per dirmi che la situazione era precipitata». «Le esequie si terranno domani pomeriggio- prosegue- mio marito è morto per un problema cardiaco presumibilmente legato allo stress del sit- in davanti al Ministero dell'Economia, che aveva anche richiesto tanta preparazione prima». «Non era il primo presidio a cui mio marito partecipava, ce n'erano stati diversi in precedenza. Lui si impegnava molto».



La collega del comitato. «La morte di Raffaele deve pesare sulle coscienze di tutti. Non è possibile in uno stato di diritto arrivare a questo punto, portare i disabili gravi e i loro familiari a manifestare sotto un ministero della Repubblica per chiedere quello che dovrebbe essere un diritto: l'assistenza domiciliare per i malati gravi», dice affranta Mariangela Lamanna.



«Avevamo appena portato a casa un primo importante risultato - spiega Lamanna - l'impegno per l'aumento del fondo per la non autosufficienza e per l'assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. Impegno che ci consentiva di poter finanziare il nostro progetto 'Restare a casà. Raffaele doveva essere sistemato dalla sua assistente quando all'improvviso si è accasciato sulla sedia. Non è possibile morire così».



Il Comitato 16 novembre, del cui direttivo Pennacchio faceva parte, aveva indetto nuovamente questa forma estrema di protesta dopo l'altro presidio sempre sotto il Ministero dell'economia, del 12 giugno scorso. Anche in quell'occasione il governo si era impegnato a sbloccare in parte il fondo per la non autosufficienza e a garantire la ripartizione regionale delle risorse attraverso la quale sarebbe stata garantita alle famiglie la possibilità di assistere i propri malati in casa. Ma alle parole non erano seguiti i fatti e il Comitato aveva annunciato un nuovo presidio, questa volta ad oltranza, sotto il ministero. Tanto che il segretario della onlus, Salvatore Usale, sardo, malato di sla, quando papa Francesco era stato Sardegna gli aveva inviato una lettera chiedendo sostegno alla loro protesta, in nome del rispetto della dignità dei malati.




Vicinanza dalle istituzioni. Vicinanza e dolore per la morte di Raffaele Pennacchio, il malato di Sla che ieri aveva partecipato al sit in al Ministero dell'Economia, per il diritto all'assistenza domiciliare ai disabili gravi, è stata espressa dal Viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra, dal Sottosegretario all'Economia e finanze Pier Paolo Baretta e dal Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda. «Il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra, il Sottosegretario all'Economia e finanze Pier Paolo Baretta e il Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda - si legge in una nota del Ministero della Salute - molto colpiti e addolorati dalla improvvisa scomparsa del dr. Raffaele Pennacchio, che proprio nella giornata di ieri hanno avuto modo di apprezzare per la determinazione e l'impegno a favore dei malati di Sla e di tutti gli altri malati gravi e gravissimi, vogliono esprimere tutta la loro vicinanza alla famiglia ed al Comitato 16 novembre Onlus di cui era un attivo componente».
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