Maltempo, tromba d'aria nel Ragusano: un morto. Il sindaco di Modica: «Non uscite di casa»

Maltempo, nelle Marche esondano due torrenti: famiglie evacuate e auto trascinate fuori strada
Maltempo, nelle Marche esondano due torrenti: famiglie evacuate e auto trascinate fuori strada
Mercoledì 17 Novembre 2021, 08:15 - Ultimo agg. 18 Novembre, 07:34
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Il maltempo non dà tregua al nostro Paese. Una tromba d'aria ha provocato la morte di un uomo di 53 anni a Modica (Ragusa). L'uomo uscito da casa sarebbe stato colpito in pieno dal violento vortice. La tromba d'aria ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, vicino il rifornimento Lukoil. È stata chiusa la strada provinciale, 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi dopo che il materiale di copertura è volato dai tetti di alcune botteghe ed è finito sulla strada. Stanno lavorando vigili del fuoco, polizia e tecnici dei comuni. La tromba d'aria ha investito le contrade di Trebalate, Serrameta, Sant' Elena e Bosco provocando danni. La vittima sarebbe uscita di casa all'alba ed è stata investita in pieno. Ferita anche una coppia di coniugi sessantenni travolti nella contrada di Frigintini a Modica (Ragusa). L'uomo è stato colpito da una porta che a causa del vento si è staccata. È ricoverato all'Ospedale «Maggiore» di Modica con un trauma cranico. La moglie è stata trasportata al Giovanni Paolo II di Ragusa con varie contusioni.

Il sindaco di Modica: «Non uscite di casa»

«Un'ondata violentissima di maltempo sta interessando il nostro territorio già da diverse ore. Dalle prime notizie che mi giungono, purtroppo, c'è stata anche una vittima. Numerosissimi i danni ad abitazioni, aziende agricole e infrastrutture. Alberi caduti sulle stradi, muretti di contenimento crollati, case scoperchiate. Invito tutti a non uscire da casa se non strettamente necessario». Lo ha detto il sindaco di Modica (Ragusa) dove c'è stata una vittima colpita da una tromba d'aria. «Al momento tutte le nostre squadre di protezione civile - aggiunge - sono fuori, impegnate a rispondere alle decine di richieste di soccorso che ci arrivano in particolar modo dalle zone di Serrameta, Trebalate, Bosco, S.Elena e Frigintini. La tempistica non ci ha consentito di chiudere le scuole e ormai sarebbe controproducente chiuderle ora perché si creerebbe solo il caos per le strade cittadine che al momento servono libere per consentire il passaggio rapido dei mezzi di soccorso». La protezione civile ha reso noto che a Ragusa vi è pioggia intensa e grandine a Vittoria (Ragusa) vi sono precipitazioni intense e continue ed è stato attivato il presidio operativo territoriale e Coc. È stata emanata l'ordinanza di chiusura scuole. A Monterosso Almo c'è un forte temporale con scariche elettriche. A Comiso chiusi scuole e uffici comunali tranne quelli di pronto intervento ed anagrafe.

«C'è un disastro, soprattutto nella zona dell'entroterra, nelle campagne dove vivono 15mila persone - continua il sindaco di Modica -. Le case sono state sventrate, ci sono danni enormi e purtroppo anche una vittima, un commerciante di 53 anni, colpito in pieno dalla tromba d'aria e scaraventato a terra».

Alberi caduti, muretti di contenimento crollati, strade trasformate in fiumi e case scoperchiate: eccolo lo scenario che si presenta adesso nella cittadina del Ragusano, che nei giorni scorsi era riuscita a contenere i danni delle violente precipitazioni. «Dalle 6 alle 7.30 ha piovuto con un'intensità mai vista - ha aggiunto -, cadeva grandine grossa come un uovo. Una cosa impressionante. I danni maggiori sono stati prodotti dalla tromba d'aria, non so neppure se si sia trattato di un unico evento. Attività produttive e case sono distrutte, con tetti e infissi divelti. Fortunatamente il maltempo ha risparmiato il centro storico». 

 

A Siracusa torna la paura

Siracusa fa di nuovo i conti con la paura. L'ondata di maltempo che nelle ultime ore è tornata a flagellare la Sicilia ha provocato l'esondazione del fiume Anapo, del Cavadonna e del torrente Cifalino. Intere strade sono invase dall'acqua e impercorribili. «L'impatto di questa nuova ondata di maltempo in presenza di un'allerta arancione è stato molto forte nelle zone nord di Siracusa, a Palazzolo, Augusta, Lentini. A Sortino sono franati due ponti. Ci troviamo in una condizione da allerta rossa», spiega all'Adnkronos il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. La situazione è in costante evoluzione.

«L'esondazione di diversi corsi d'acqua che stavamo monitorando ci ha costretto alla chiusura di alcune strade - aggiunge -. Chiedo ai miei concittadini la massima prudenza e di non recarsi nelle vie a rischio di allagamento». Off limits, intanto, la zona Case Bianche, non transitabili la via Ascari e viale Pantanelli, mentre si registrano disagi anche nel quartiere Neapolis per l'esondazione del torrente Cifalino. «Ci sono delle zone che avevamo bonificato dall'acqua da pochi giorni e che sono nuovamente inondate. Danni su danni. Sono vicino a tutti quei cittadini che dopo aver liberato le loro case dall'acqua si ritrovano di nuovo con le abitazioni allagate», dice ancora Italia. Da 45 minuti la pioggia ha dato una tregua. «L'attenzione resta massima», avverte, però, il primo cittadino.  A Siracusa le scuole sono rimaste aperte. «La scelta della loro chiusura, anche se discrezionale, di norma avviene solo in presenza di un'allerta rossa - spiega Italia -. Alla luce di quello che è successo oggi, però, credo che la linea che sarà seguita da tutti i sindaci del Siracusano sarà quella di sospendere le attività didattiche anche in presenza di un'allerta arancione. Adotteremo la linea di una maggiore prudenza. Non possiamo rischiare di esporre al pericolo i nostri ragazzi», conclude. 

Le zone più colpite

Le zone più colpite sono quelle di Serrameta, Trebalate, Bosco, Sant'Elena e Frigintini. «Sono decine e decine le famiglie con le case distrutte - dice ancora il sindaco -. Poco fa mi hanno chiamato per segnalarmi una coppia ferita. Sono marito e moglie trasferiti al pronto soccorso di Modica e Ragusa: la loro casa è stata sventrata, addirittura dentro è stato scaraventato un albero di ulivo». Vigili del fuoco, volontari di protezione civile, forze dell'ordine sono già al lavoro. «Stiamo facendo una prima conta dei danni, anche se nelle zone colpite dalla tromba d'aria continua a piovere.

Nelle campagne c'è un metro d'acqua. Stiamo cercando di liberare le strade da fango e detriti per raggiungere chi è rimasto isolato e portare i soccorsi. La città e soprattutto le zone interne sono in ginocchio». Poi l'appello ai cittadini. «State a casa. Non uscite se non strettamente necessario». 

Scuole chiuse nel Palermitano

Scuole chiuse oggi a Termini Imerese e a Caccamo, nel palermitano, duramente colpiti dal maltempo che ieri ha colpito la Sicilia. L'ordinanza è stata firmata dai due sindaci che ieri hanno seguito con la protezione civile l'evolversi della situazione. Esondato anche il torrente Morello, a Lercara Friddi. Ieri l'acqua ha raggiunto anche l'autostrada A19 all'altezza della zona industriale di Termini Imerese rallentando il traffico per diverse ore.

Maltempo in Sicilia orientale

Nella provincia di Siracusa dopo le piogge e le raffiche di vento, iniziate già nella serata di ieri, è allerta arancione ed ancora una volta è Augusta il luogo più critico. Il paese è isolato con le vie di ingresso e di uscite allagate. Decine le richieste alla protezione civile di case allagate con cinquanta centimetri di acqua. Scuole chiuse così non solo ad Augusta ma in tanti altri paesi della provincia aretusea come Priolo, Melilli, Palazzolo Acreide, Ferla, Buccheri, Buscemi, Sortino. A Siracusa, invece, le scuole sono regolarmente aperte.

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La situazione nelle Marche

Stanotte nella provincia di Pesaro, a Ponte Sasso di Fano, sono esondati alcuni torrenti che hanno allagato delle abitazioni e fatto evacuare alcune famiglie. Sulla SS16 Adriatica l'acqua ha raggiunto i 70 cm che hanno bloccato o rallentato fortemente la circolazione stradale. Alcune auto sono state trascinate fuori strada. Sul posto almeno 20 vigili del fuoco, con rinforzi provenienti dalla Romagna. Solo qualche ora dopo l'acqua ha cominciato a defluire lentamente. Attesa per oggi la conta dei danni. 

Sono ancora in corso interventi dei Vigili del fuoco in varie zone delle Marche a causa, in particolare, di allagamenti causati dalle forti piogge cadute nel pomeriggio e nella serata di ieri. Dalle ore 20 di ieri sera, i vigili sono stati impegnati nella zona di Fano e Marotta per un centinaio di interventi per prosciugamenti di locali interrati; nella zona di Ponte Sasso di Fano quattro persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione causa allagamento. In supporto al Comando di Pesaro è arrivata anche una squadra di Rimini. Molti altri interventi in tutte le province marchigiane anche per alberi e rami caduti sulla sede stradale, prosciugamenti in genere e smottamenti di terreno: nella serata di ieri oltre 25 interventi effettuati in provincia di Ancona, in particolare nello Jesino per alcuni sottopassi allagati, altrettanti nel Fermano, una decina in provincia di Macerata e oltre 20 nell'Ascolano. La pioggia sta dando tregua ma anche in mattinata prosegue lo strascico di interventi dei pompieri per liberare strade e locali allagati dalle precedenti precipitazioni.

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A Jesi persone bloccate nei sottopassi

Ieri invece moltissime persone sono rimaste bloccate dalla piogge abbondanti che sono cadute su Jesi, in provincia di Ancona, una delle zone più colpite dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nel tardo pomeriggio sulle Marche. Due donne, madre e figlia, di 80 e di 51 anni, sono rimaste bloccate a bordo della loro auto sotto un sottopasso completamente invaso dall'acqua in via Latini nel centro abitato: sono state salvate dalla Croce Verde e dalla polizia locale. In via Acquasanta, tra Jesi e San Marcello, un 41enne ha attraversato in auto un ponticello completamente sommerso dall'acqua. Il veicolo si è bloccato, ma lui è riuscito comunque a uscirne e poi ha atteso i soccorsi per circa un'ora sul tettuccio dell'auto. È stato soccorso dalla Croce Verde, dalla polizia locale e dai vigili del fuoco. 

 

Frane e allagamenti nelle Marche

Nella giornata frane e allagamenti in tutta la regione. La SS 78 «Picena» è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni nel Comune di Amandola, al km 41,500, in provincia di Fermo, a causa di una frana. In provincia di Ancona i vigili del fuoco sono intervenuti nella zona di Jesi, ma anche a Ostra e Belvedere Ostrense. Una trentina gli interventi per prosciugamenti di acqua, alberi caduti su sede stradale e smottamenti. Una ventina gli interventi in provincia di Fermo e ben 70 in quella di Ascoli Piceno, dove il maltempo ha provocato criticità alla rete viaria.

Nubifragio nel Cosentino, scuole chiuse a Cerchiara

Resteranno chiuse, per oggi, tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cerchiara di Calabria, comune della zona del Pollino in provincia di Cosenza. A disporlo è un'ordinanza del sindaco, Antonio Carlomagno, in seguito alle conseguenze del violento nubifragio abbattutosi nella serata di ieri sulla cittadina. I funzionari tecnici della struttura comunale stanno effettuando dei sopralluoghi su tutto il territorio, soprattutto nel centro storico, per verificare i danni subiti dalle infrastrutture e dalle aziende e fare una prima stima. «Fortunatamente non si registrano danni alle persone - ha scritto in un post il primo cittadino di Cerchiara, Antonio Carlomagno - e siamo certi che le istituzioni sovracomunali e la Protezione Civile, con.la quale siamo in costante contatto da ieri pomeriggio, ci aiuteranno a superare questa grave criticità. Ringrazio tutti coloro che sono stati e saranno vicini alla comunità di Cerchiara».

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