Manovra, Fondo anti Covid scende a 3,8 miliardi: nella bozza erano 4

Manovra, Fondo anti Covid scende a 3,8 miliardi: nella bozza erano 4
Manovra, Fondo anti Covid scende a 3,8 miliardi: nella bozza erano 4
Mercoledì 18 Novembre 2020, 19:40 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 20:34
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Scende a 3,8 miliardi, per il 2021, il Fondo Covid, quello per le imprese, «per il sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall'emergenza epidemiologica». È quanto scritto nel testo della Manovra. Nelle precedenti bozze l'ammontare era di 4 miliardi. Sono dunque 200 milioni di euro in meno. 

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Scopo del fondo è «consentire la tempestiva applicazione delle misure di sostegno alle attività produttive».

Il Fondo «è ripartito con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati per il rifinanziamento per l'anno 2021 di misure di sostegno economico finanziario già adottate nel corso dell'anno 2020 per fronteggiare le conseguenze economiche derivanti dall'emergenza epidemiologica».

Famiglie e disabilità

Nella manovra di Bilancio 2021 ci sono 75 milioni di euro nel triennio 2021-2023 al Fondo per il caregiver familiare. «La figura del Caregiver - scrivono le senatrici del MoVimento 5 Stelle, Barbara Guidolin, Simona Nocerino e Susy Matrisciano, presidente della commissione Lavoro di palazzo Madama - ancora oggi, non ha cittadinanza nel nostro ordinamento, per questo auspichiamo l'approvazione, in tempi rapidi, del ddl legge in aula al Senato, al termine dell'iter ordinario nelle commissioni di merito. Si tratta di un intervento che i familiari delle persone con disabilità attendono da tempo e oggi, più che mai fondamentale, in ragione dell'emergenza sanitaria ed economica, indotta dalla pandemia. Per questo in Parlamento presenteremo emendamenti finalizzati a incrementare ulteriormente le risorse del fondo, inserito nella finanziaria». 

Riforma del fisco

Si conferma il finanziamento di 8 miliardi nel 2022 e 7 miliardi nel 2023 per riforma del fisco e assegno unico, che parte però nel 2021 con 3 miliardi. Nelle prime versioni le due misure erano indicate in commi separati (e stanziamenti separati) e per il fisco si prevedevano 2,5 miliardi nel '22 e 1,5 nel '23, mentre per i figli erano previsti 5,5 miliardi a regime dal 2022. Ora, in una unica norma, si spiega che degli 8 miliardi complessivi per il fisco «una quota non inferiore a 5» miliardi e «non superiore a 6» miliardi andrà alla misura. Cambia dunque la forma ma le cifre sostanzialmente non cambiano. Salta invece il Fondo per la fedeltà fiscale ma si prevede, sempre dal 2022, che «le maggiori entrate permanenti derivanti dal miglioramento dell'adempimento spontaneo» vadano ad alimentare direttamente il fondo per la riforma del fisco.

Recovery Fund: serve anticiparlo

Un fondo da 120 miliardi in tre anni come anticipazione in attesa che arrivino i fondi europei del Recovery. È previsto dalla legge di bilancio. «Per l'attuazione del Programma Next Generation Eu è istituito, nello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle finanze, quale anticipazione rispetto ai contributi provenienti dall'Unione europea, il «Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU - Italia», con una dotazione di 34.775 milioni di euro per il 2021, 41.305 milioni per l'anno 2022 e 44.573 milioni per l'anno 2023». 

Cybersicurezza

È stata stralciata dalla manovra la norma per istituire l'Istituto italiano per la Cybersicurezza. Nel provvedimento bollinato dalla Ragioneria dello Stato non compare più il lungo articolo dedicato all'istituzione dell'agenzia volta a promuovere e sostenere le competenze e le capacità tecnologiche, industriali e scientifiche nazionali nel campo della sicurezza cibernetica e della protezione informatica e lo sviluppo della digitalizzazione in Italia.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appena firmato il ddl Bilancio (229 articoli), autorizzandone la presentazione in Parlamento. In particolare il provvedimento verrà presentato alla Camera, dove inizierà l'iter per l'approvazione.

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