Mantova, pestaggio con mazze da baseball: morto un ragazzo di 23 anni

Mantova, pestaggio con mazze da baseball: un ragazzo di 23 anni è in fin di vita
Mantova, pestaggio con mazze da baseball: un ragazzo di 23 anni è in fin di vita
Sabato 3 Luglio 2021, 15:00 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 21:02
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Non ce l'ha fatta uno dei due giovani pestati a sangue con una mazza da baseball in quello che sembra a tutti gli effetti un agguato organizzato forse per punire uno sgarro maturato nel mondo dello spaccio di droga. Per Atilio Drekai, 23 anni, di nazionalità albanese, di cui ancora non si conosce la residenza ma che i carabinieri suppongono vivesse a San Giorgio di Bigarello (Mantova), a poca distanza da dove è stato picchiato, sono iniziate le procedure per dichiarare la morte cerebrale e staccarlo dai macchinari che lo tengono in vita. Il ragazzo era stato ricoverato in fin di via nella notte tra giovedì e venerdi scorsi nel reparto di rianimazione dell'ospedale Carlo Poma di Mantova.

Pestaggio con mazze da baseball nella notte alle porte di Mantova: la pista del regolamento di conti

Con la morte del giovane il magistrato che sta seguendo il caso, Fabrizio Celenza, cambierà l'ipotesi di reato nei confronti di ignoti da tentato omicidio a omicidio.

Resta, invece, ancora molto grave Pier Francesco Ferrari, 35 anni, residente a San Giorgio di Bigarello, con precedenti penali per droga, anch'egli ricoverato in gravi condizioni al Poma dopo il pestaggio. Il movente della violenta aggressione a colpi di mazze da baseball subìta dai due giovani, nella notte tra giovedì e ieri nel piazzale di un centro commerciale alla periferia di Mantova, sembra essere, dunque, quello del regolamento di conti per fatti legati allo spaccio di droga. I carabinieri stanno lavorando su questa pista e sentendo alcuni testimoni per ricostruire il pestaggio. Massimo il riserbo su dinamica, modalità e motivi del pestaggio. I carabinieri starebbero anche verificando i filmati delle telecamere del centro commerciale, anche se l'aggressione è avvenuta in una zona defilata del piazzale, di difficile sorveglianza da parte dell'occhio elettronico.

I due, secondo una prima versione dell'accaduto fornita da un conoscente («stiamo verificando, non è ancora certa», dice il comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Mantova, colonnello Carmelo Graci), sarebbero stati vittima di una vera trappola. Sarebbero stati invitati, infatti, ad un appuntamento con una telefonata ricevuta mentre si trovavano in un bar di San Giorgio Bigarello. Una volta raggiunto, all'ora convenuta, il piazzale del centro commerciale, che dista pochi chilometri dal bar, sarebbe scattato l'agguato. I due si sarebbero trovati di fronte a quattro-cinque persone che li hanno aggrediti a colpi di mazze da baseball, una è stata trovata poco distante dal luogo dell'aggressione, e ridotti in fin di vita. Alcuni testimoni avrebbero riferito che gli aggressori erano di nazionalità albanese, ma su questo non ci sono riscontri da parte dei carabinieri. Fatto sta che quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato a terra i due, privi di conoscenza, e nessun altro intorno.

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