Marco Zennaro è stato liberato: l'imprenditore da 2 mesi era in carcere in Sudan

Marco Zennaro è stato liberato: l'imprenditore da 2 mesi era in carcere in Sudan
Marco Zennaro è stato liberato: l'imprenditore da 2 mesi era in carcere in Sudan
Lunedì 14 Giugno 2021, 13:16 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 15:54
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L'imprenditore italiano Marco Zennaro, in carcere in Sudan da circa due mesi, è stato rilasciato in attesa degli sviluppi dei vari contenziosi a suo carico, già nei prossimi giorni. Lo confermano fonti della Farnesina.

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La scarcerazione è avvenuta nel quadro di un lungo negoziato costantemente seguito dall'ambasciatore a Khartoum e dal Direttore Generale Luigi Vignali, che si era già recato in missione in Sudan nelle scorse settimane su indicazione del Ministro Di Maio. Zennaro, ex giocatore e allenatore e dirigente del Venezia rugby, dovrà comunque restare in Sudan per affrontare le varie cause che lo vedono coinvolto.

La nota della Farnesina

«Il connazionale Marco Zennaro, in carcere in Sudan da circa due mesi, è stato rilasciato pochi minuti fa.

Rimarrà in Sudan in attesa degli sviluppi sui contenziosi che lo riguardano. Ringrazio tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale coinvolte, in particolare il nostro Ambasciatore in Sudan Gianluigi Vassallo, che dal primo istante sta seguendo il caso con il massimo impegno, e il Direttore Generale Luigi Vignali, al quale avevo chiesto nei giorni scorsi di recarsi in missione sul posto. Continuiamo a seguire da vicino la situazione». Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La nota della Fir

La Federazione Italiana Rugby ha appreso con soddisfazione dalle autorità governative competenti del trasferimento in una struttura alberghiera di Khartoum del proprio tesserato Marco Zennaro, dallo scorso mese di aprile detenuto in attesa di definire la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto in Sudan.

A supporto dell’ex atleta ed oggi tecnico del Venezia Rugby, fiaccato fisicamente e psicologicamente dalle condizioni detentive delle carceri sudanesi, la Federazione Italiana Rugby e tutte le Società affiliate erano scese idealmente in campo già nelle scorse settimane, manifestando la solidarietà al rugbista lagunare partecipando dapprima in modo attivo alla conversazione online con l’hashtag #sosteniamoMarco e sensibilizzando poi l’opinione pubblica con uno speciale cerimoniale pre-partita in occasione della Finale del Peroni TOP10 in diretta RAI del 10 giugno scorso.

“Lo straordinario affetto e la vicinanza che tutto il movimento hanno mostrato nei confronti di Marco, sostenuti dal fondamentale lavoro della diplomazia italiana, hanno permesso di raggiungere un obiettivo che, pur non ponendo fine a questa complessa vicenda, giova significativamente al fisico ed alla psiche del nostro tesserato. Ho mantenuto personalmente i contatti con Marco quasi ogni giorno in queste difficili settimane e voglio trasferire a tutti coloro che gli hanno dedicato anche un solo minuto del proprio tempo la profonda gratitudine sua e della famiglia per aver avvertito il sostegno concreto di tutta l’Italia rugbistica. Sono e siamo fiduciosi di poterlo rivedere presto sul campo, insieme ai suoi ragazzi” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.

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