Marilena Natale, a Formia casa in affitto negata alla giornalista anticamorra perché è sotto scorta: «Io, mortificata»

Marilena Natale
Marilena Natale
di Giovanni Del Giaccio
Sabato 9 Aprile 2022, 18:40 - Ultimo agg. 11 Aprile, 11:55
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Uno sfogo sulla sua pagina social e la notizia che non le affittano casa, a Formia, perché è sotto scorta. A darla è Marilena Natale, giornalista anti camorra: «Sentirsi mortificati, per aver fatto il proprio dovere. Questo mi è accaduto oggi. Sono giorni che contatto persone, a Formia per una locazione. Impresa ardua credetemi. Ma,mai mi sarei immaginata di ricevere un rifiuto perché sono sotto scorta. Dopo aver parlato con un signore, gli spiego tutte le mie esigenze.Lui disponibilissimo, mi spiega tutto. Alla fine quando stiamo per chiudere, gli dico che sono una giornalista e che vivo sotto scorta. Senza nemmeno pensarci due volte, il signore mi risponde, mi spiace ma : “non posso affittare la casa, sa i carabinieri possono destabilizzare gli altri ospiti che si possono impressionare”. Io sconcertata ho chiuso la conversazione. Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino,Giuliano,gli Esposito,i Bidognetti i Mallardo ma non Marilena Natale tirate voi le somme!».

La giornalista, originaria di Caserta, è stata da sempre in prima linea nella lotta alle ecomafie nella cosiddetta "Terra dei fuochi" e per questo ha ricevuto minacce di morte dal clan dei Casalesi, tanto da decidere di affidarle la scorta nel 2017.

Nonostante questo, a gennaio di quest'anno - come ricostruisce l'osservatorio "Ossigeno per l'informazione - «un utente, che si è firmato con lo pseudonimo Billy, ha inviato alla cronista messaggi scritti e vocali via Whatsapp nei quali, esprimendosi in dialetto campano, l’ha insultata e le ha intimato di non parlare mai più di Michele Zagaria, il boss della camorra arrestato nel 2011 e condannato all’ergastolo, né dei suoi familiari. Billy ha scritto: “Schifosa, lavati la bocca quando parli di lui» . 

Solidarietà alla giornalista è stata espressa dal deputato, originario proprio di Formia, Raffaele Trano: «Questa non è la mia città»

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