Massimiliano Segala morto nel sonno a 20 anni, è giallo: due confezioni di Xanax sul comodino

Il giallo della morte di Massimiliano: due confezioni di Xanax sul comodino
​Il giallo della morte di Massimiliano: due confezioni di Xanax sul comodino
di Marco Aldighieri e Marina Lucchin
Giovedì 18 Agosto 2022, 16:07 - Ultimo agg. 19 Agosto, 11:31
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Due blister di Xanax in pastiglie a lento rilascio poggiate sul comodino. È questo quanto sequestrato dalla polizia dopo la morte di Massimiliano Segala, 20 anni di Padova, stroncato da un malore nel sonno nel primo pomeriggio di Ferragosto, mentre si trovava nella villa di un amico dopo una serata di festa. Il farmaco, un diffuso ansiolitico, era regolarmente prescritto o qualcuno gliel'ha fornito sotto banco? E nel caso: chi? Sono domande a cui gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Marco Brusegan, stanno cercando di dare una risposta. Intanto l'autopsia sul corpo del ragazzo, eseguita ieri dal medico legale Stefano D'Errico dell'Università di Trieste, non ha evidenziato particolari patologie che possano avere portato Massimiliano alla morte. E nemmeno lesioni che possano evidenziare l'uso di stupefacenti, come ad esempio dei fori provocati da un ago. Per avere il quadro completo della situazione, sarà invece necessario attendere il responso degli esami tossicologici che chiariranno che sostanze (e in quale quantità) ha assunto il ventenne.

LE DICHIARAZIONI

Il coetaneo che ospitava Massimiliano nella sua villa, mentre i genitori erano in vacanza, ha raccontato che lui, l'amico e un altro ragazzo hanno trascorso la serata della vigilia di Ferragosto in piazza dei Signori e poi a guardare un film nella lussuosa casa di via IV novembre, nel quartiere borghese di Città Giardino.

Agli inquirenti il ragazzo ha raccontato di aver visto Massimiliano «alterato e rallentato». La Procura ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per morte come conseguenza di altro reato. L'obiettivo degli inquirenti è rintracciare chi potrebbe avere venduto la sostanza, sia uno stupefacente oppure eventualmente anche lo Xanax, nel caso non fosse stato prescritto da un medico, che ha portato il ventenne alla morte.
L'ipotesi più accreditata è l'assunzione da parte del giovane di un mix di droga e medicinali.

L'esito dell'esame tossicologico però, si saprà solo tra un paio di mesi.

Massimiliano, residente a San Giorgio delle Pertiche con la madre Lucia Pasuto, era spesso ospite del padre Paolo, noto ingegnere, o del nonno paterno Luciano, che invece vivono a Padova, dove il ragazzo ha studiato fino a pochi mesi fa. Massimiliano frequentava un liceo scientifico paritario di ispirazione cattolica. Il nonno aveva dichiarato che il nipote era stato espulso, ma a tal proposito il preside ha voluto far chiarezza: «Non è vero che l'abbiamo espulso. Assieme a lui e ai suoi genitori abbiamo solamente studiato un percorso alternativo che lo portasse in maniera serena fino alla maturità. Non lasciamo soli i ragazzi e l'espulsione è solo per fatti gravissimi. Massimiliano aveva solo bisogno di un percorso adeguato, che poi è quello che l'ha portato alla maturità». Qualche mese fa, infatti, Massimiliano si era trasferito in un'altra scuola paritaria nelle Marche, dove si era diplomato con 86/100.

 


Nella scuola padovana, però, la notizia della sua morte ha sconvolto sia il preside che i professori. «Tengo a tutti i miei studenti, ma ancor di più nel caso di Massimiliano, con cui ho avuto, appunto, un dialogo in prima persona nell'ultimo periodo che è stato qui da noi, il dolore è difficile da superare - evidenzia il preside - Per questo ho già scritto sia al padre che alla madre per porgere le condoglianze mie e di tutta la nostra scuola».

LA MORTE

Alle 15.50 di Ferragosto l'amico che lo ospitava, non avendo più visto Massimiliano, è andato in mansarda per svegliarlo, ma lo ha trovato privo di vita, disteso sul materasso con lo sguardo rivolto al soffitto. Sul posto è arrivato il Suem, ma per il 20enne non c'era più nulla da fare. Viste le confezioni vuote di Xanax, sul posto è intervenuta anche la polizia che le ha sequestrate assieme anche al cellulare I-Phone 13 del ragazzo.

 

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