«Matteo aveva fatto a metà febbraio tutti i controlli di routine che uno sportivo deve fare. Era tutto a posto, non era emerso nessun problema». A parlare è Ilaria Bignucolo, moglie di Matteo Chini, l’ingegnere di 44 anni stroncato da un malore improvviso dopo essere tornato a casa da una partita di tennis venerdì sera a Conegliano (Treviso). Il professionista, ispettore dell’Inail di Padova per il quale effettuava controlli su impiantistiche a pressione in tutto il Veneto, era uno sportivo nato. Lo riporta Il Gazzettino.
LA STORIA
Stroncato da un malore il giorno prima del suo compleanno.
Laureato in Ingegneria meccanica a Trieste, lavorava all'Inail. Lo sport era la sua grande passione: praticava soprattutto ciclismo e tennis. Sposato con Ilaria, non aveva figli e purtroppo ha avuto la stessa sorte del padre, anche lui mancato per problemi cardiaci. La moglie ha scelto di donare gli organi. La morte improvvisa di Chini ha suscitato sgomento e cordoglio nel Coneglianese, dove Chini era molto conosciuto.