Chieti, Matteo Giansalvo è morto: il 18enne colpito alla tempia dal fratello non ce l'ha fatta

Matteo è morto: il 18enne colpito alla tempia dal fratello non ce l'ha fatta
Matteo è morto: il 18enne colpito alla tempia dal fratello non ce l'ha fatta
Martedì 19 Gennaio 2021, 16:29 - Ultimo agg. 17:13
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Chieti, Matteo Giansalvo è morto: il 18enne colpito alla tempia dal fratello non ce l'ha fatta. 

Matteo Giansalvo è stato dichiarato morto. La sua vita era appesa a un filo che si è spezzato. Il 18enne di Miglianico in coma irreversibile nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara, era stato colpito alla tempia dal fratello Giuseppe, 21 anni, durante un litigio in casa, domenica all'ora di pranzo, per il possesso di un rullo da pittura. Un solo colpo, sferrato con la parte metallica del rullo, che ha provocato effetti devastati sulla testa del ragazzo. 

I FATTI

 

Non ce l'ha fatta Matteo Giansalvo, 18enne di Miglianico (Chieti) che domenica era finito in condizioni gravissime all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate al culmine ad una lite con il fratello Giuseppe, 21 anni, arrestato con l'accusa di tentato omicidio.

Il giovane era ricoverato nel reparto di Rianimazione. Stamani, diagnosticata la presunta morte encefalica, è scattato il cosiddetto periodo di osservazione, al termine del quale, è stato certificato il decesso. Quindi è scattato l'iter per l'eventuale prelievo degli organi. Il fatto è avvenuto domenica pomeriggio, nella casa di famiglia. Tra i fratelli, secondo la ricostruzione, è nata una discussione per l'utilizzo del rullo usato per la tinteggiatura delle pareti.

La lite è poi degenerata: il 18enne si sarebbe avventato contro il fratello più grande e il 21enne per difendersi lo avrebbe colpito alla tempia con il rullo, da cui si era sfilata la parte di spugna. Il più giovane ha perso i sensi e il fratello maggiore, capita subito la gravità della situazione, ha lanciato l'allarme ai soccorsi. In quel momento in casa c'erano anche la mamma dei due, l'altro fratello e un amico di famiglia. Il 21enne è finito agli arresti domiciliari ed è accusato di tentato omicidio, ma l'imputazione a questo punto dovrebbe aggravarsi.

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