Il ritrovamento del paraurti
Dall'appartamento di famiglia i due sono usciti insieme in macchina, una Golf, la sera di venerdì 8 giugno. Poi di loro si sono perse le tracce. Dopo aver atteso qualche ora, non vedendoli tornare, i genitori della ragazza hanno dato l'allarme, poi la macabra scoperta del corpo del 31enne. Difficile ricostruire i loro spostamenti perché entrambi, a quanto si è appreso, avevano deciso di comune accordo di non usare più il cellulare, da qualche tempo. Una unica telecamera di videosorveglianza della zona ha ripreso l'arrivo di Manuel, solo, alle quattro di sabato mattina nella via dove viveva sua nonna, dove è stato ripreso mentre scavalcava la recinzione di quella casa di corte in cui si è tolto la vita, impiccandosi.
Secondo quanto appurato dai militari, a familiari e conoscenti non risulterebbero problemi nella relazione tra i due.
Sara, descritta come una ragazza molto timida e introversa, avrebbe avuto sul 31enne un'influenza positiva, tanto da allontanarlo definitivamente dal consumo di stupefacenti, con i quali l'uomo avrebbe avuto qualche problema anni fa. Una 'coppia molto affiatatà, secondo alcuni, forse 'anche troppò, a detta di altri. Le ricerche della ragazza e dell'auto del fidanzato proseguono senza sosta per opera di sommozzatori, vigili del fuoco e protezione civile, sia lungo gli argini del fiume Adda e del canale Muzza che nelle cave adiacenti. Per ora l'unico indizio resta il pezzo di veicolo recuperato all'altezza della centrale idroelettrica di Paullo. Tante le ipotesi degli investigatori, tra cui la decisione della ragazza di allontanarsi e un primo tentativo di togliersi la vita di Manuel, con la sua auto, così come un incidente a seguito del quale il 31enne potrebbe aver deciso di togliersi la vita. Comprensibilmente sulle sorti della giovane è troppo presto per pronunciarsi, anche se non viene esclusa nemmeno la pista dell'omicidio-suicidio.