Meningite, grave una bimba di due anni: è una migrante del centro rifugiati

Meningite, grave una bimba di due anni: è una migrante del centro rifugiati
Giovedì 13 Ottobre 2016, 16:23 - Ultimo agg. 21:02
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Accertato un caso di meningite all'ospedale Belcolle di Viterbo. Si tratta di una bambina di due anni, ricoverata martedì 11 ottobre, presso l'unità operativa di Pediatria di Belcolle. Ne dà notizia la Asl di Viterbo. La bimba, ricoverata in un ambiente protetto e isolato, proveniva «dal Centro di accoglienza straordinaria per rifugiati e richiedenti asilo di Viterbo», spiega la Asl. Le è stata diagnosticata una meningite da meningococco. «Le condizioni di salute della piccola paziente sono attualmente critiche ma in lento miglioramento. Sono in corso le terapie indicate per questa specifica patologia», spiegano i sanitari.

L'accertamento del caso è avvenuto all'interno delle procedure previste dal cordone sanitario di prima accoglienza per i migranti, concordato con la Prefettura di Viterbo e istituito presso la Asl con delibera 1141 dello scorso 20 settembre. La rete prevede una prima accoglienza dei migranti in arrivo alla provincia di Viterbo nel centro di Orte, dove un infermiere esperto di triage effettua una valutazione delle condizioni generali di salute, per intercettare eventuali patologie, e, nel caso, inviare il migrante in ospedale o presso gli ambulatori competenti per gli appositi controlli. Gli operatori della Asl, inoltre, effettuano un secondo screening, erogano le vaccinazioni previste per legge entro le 48 ore dall'arrivo del migrante e monitorano periodicamente il suo stato di salute.

«Il corretto funzionamento del cordone sanitario ha consentito di riscontrare e di prendere in carico in tempo reale il caso di meningite», evidenzia la Asl, che per «evitare inutili allarmismi tra la popolazione», ricorda come «la meningite meningococcica è una patologia temibile ma rara. I casi secondari non sono frequenti, in quanto la trasmissione avviene esclusivamente per contatto diretto e ripetuto nel tempo con il soggetto affetto, tramite goccioline nasali e faringee.

Nel 2014, ultimo anno con dati consolidati forniti dall'Istituto superiore di sanità, i casi segnalati per meningite da meningococco sono stati 163 in tutta Italia». Come previsto dalle disposizioni ministeriali, «a titolo meramente precauzionale, si è proceduto con la somministrazione della chemioprofilassi ai cosiddetti 'contatti strettì (ad esempio ai conviventi e a tutti coloro che sono stati esposti direttamente alle secrezioni della paziente), gli unici per i quali è consigliato il trattamento farmacologico».