Meredith, niente revisione per Rudy Guede. Legali Kercher: "È finita". Sollecito lo accusa

Meredith, niente revisione per Rudy Guede. Legali Kercher: "È finita". Sollecito lo accusa
Martedì 10 Gennaio 2017, 13:06 - Ultimo agg. 14:17
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La Corte d'appello di Firenze ha dichiarato «inammissibile» la richiesta di revisione presentata dall'ivoriano Rudy Guede, condannato per l'omicidio di Meredith Kercher a 16 anni. La Corte ha condannato Guede al pagamento delle spese processuali. La decisione all'udienza di oggi dopo circa un'ora di camera di consiglio. «Valutiamo se presentare ricorso alla Cassazione», «non dipende da noi la parola fine» a questa storia. Così, uscendo dall'aula, l'avvocato Tommaso Pietrocarlo, difensore di Rudy Guede, ha commentato coi giornalisti la decisione della corte di appello di Firenze di dichiarare inammissibile la richiesta di revisione del processo in cui Guede fu condannato a 16 anni per l'omicidio di Meredith Kercher.

«La corte di appello - ha proseguito l'avvocato Pietrocarlo - ha ritenuto che tra i due giudicati non ci sia neppure, a livello di prospettazione astratta, una contradditorietà e una incomponibilità. A nostro avviso l'incompatibilità c'è ed è piuttosto evidente e la revisione andava ammessa». In particolare «ritenevamo che, aver la Corte di Cassazione stabilito che quella (il coltello di Sollecito, ndr) non è l'arma del delitto, che le tracce biologiche sul reggiseno non sono riconducibili a Sollecito, ecco noi ritenevamo che questi accertamenti di fatto fossero incompatibili con la nostra condanna (contro Guede, ndr) perché la nostra condanna dà per esistente che il coltello era quello e che nell'eseguire la violenza sessuale» su Meredith lo stesso Guede «sarebbe stato coadiuvato da Sollecito».

La Cassazione, nelle assoluzioni di Knox e Sollecito, «dice - ha proseguito il difensore - però che questo non è. A nostro avviso i due giudicati sono incompatibili nel senso che questi due fatti storici posti alla base della nostra» sentenza di condanna, appunto quella contro Guede, divenuta definitiva nel 2010, «sono stati invece accertati come non reali dalla Cassazione» nelle assoluzioni di Knox e Sollecito.

LEGALI KERCHER: STORIA FINITA «Direi che è finita questa storia»: questo il primo commento, rispondendo ai giornalisti, dell'avvocato Francesco Maresca, legale insieme all'avvocato Vieri Fabiani, della famiglia di Meredith Kercher, dopo che la corte di appello di Firenze ha dichiarato inammissibile la revisione del processo proposta dall'ivoriano Rudy Guede, condannato a 16 anni per l'omicidio della ragazza, alla luce delle assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. «La Corte - hanno continuato i due legali, Maresca e Fabiani - ha ritenuto che i fatti non sono tra loro incontrovertibilmente in conflitto, perché altrimenti la revisione sarebbe stata ammissibile. La Corte di appello nel valutare in via preliminare la richiesta di revisione, l'hanno ritenuta non ammissibile perché i fatti posti a fondamento della sentenza di assoluzione di Knox e Sollecito non sono incompatibili con la condanna di Rudy Guede». Sempre parlando coi giornalisti, che rilevavano che Guede è comunque stato condannato per omicidio in concorso, con altri, l'avvocato Vieri Fabiani ha sottolineato che «le prove non sono state sufficienti a ritenere fondata la responsabilità di Amanda Knox e Raffaele Sollecito».

SOLLECITO ACCUSA RUDY «Rudy Guede non è stato condannato in concorso con dei fantasmi ma singolarmente nel processo che lo ha riguardato e nel quale sono state riconosciute tutte le sue responsabilità»: Raffaele Sollecito commenta così la decisione della Corte d'appello di Firenze di dichiarare inammissibile la richiesta di revisione del processo all'ivoriano, al quale sono stati inflitti 16 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha fatto con l'ANSA.

«Quello di Guede - ha sottolineato Sollecito - è un procedimento che non mi riguarda e del quale non mi occupo. Sulla scena del delitto non ci sono comunque mai stati indizi della presenza di più persone ma solo le tracce di Guede. La ricostruzione dell'omicidio porta poi a ritenere che sia stato compiuto da una sola persona». «Guede - ha ricordato ancora Sollecito - ha scelto di essere giudicato in maniera separata da noi e un eventuale concorso mio e di Amanda Knox andava valutato nel nostro processo al termine del quale la Cassazione ci ha definitivamente assolti. Guede continuerà a seguire la sua strada processuale».

Dopo l'omicidio Kercher compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007, i tre giovani arrivarono insieme all'udienza preliminare. Davanti al gup Guede scelse però di essere processato con il rito abbreviato, Sollecito e la Knox con quello ordinario. L'ivoriano è stato quindi condannato a 16 anni di reclusione (che sta scontando a Viterbo, dove ha già usufruito di diversi permessi premio) con condanna passata in giudicato, mentre gli altri due giovani sono stati definitivamente assolti dalla Cassazione. I tre si sono sempre proclamati estranei al delitto. Il 16 gennaio prossimo sempre la Corte d'appello di Firenze deciderà in merito alla richiesta di risarcimento (516 mila euro) per ingiusta detenzione avanzata da Sollecito per i quasi quattro anni passati in carcere. 
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