Messina Denaro, l'insegnante della figlia: «Lorenza molto studiosa, non ha mai rinnegato il padre»

Il racconto di Fabiana «Bia» Cusumano, insegnante liceale di Italiano e Latino

Messina Denaro, l'insegnante della figlia: «Lorenza ha preso le distanze dal padre». Ma l'avvocato smentisce
Messina Denaro, l'insegnante della figlia: «Lorenza ha preso le distanze dal padre». Ma l'avvocato smentisce
Lunedì 23 Gennaio 2023, 08:01 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 09:25
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«Ho avuto il dono, e ancora oggi lo reputo tale, di incontrare nella mia carriera di docente Lorenza Alagna. Non sapevo che fosse la figlia di Matteo Messina Denaro proprio perché non porta il cognome del padre ma quello della madre, Franca Alagna. Non ho mai rilasciato dichiarazioni false su di lei, anzi la ricordo come una ragazza studiosa, attenta in classe, ben educata, forte e determinata». Lo dice Fabiana «Bia» Cusumano, insegnante liceale di Italiano e Latino.

Chi è Fabiana Cusumano, l'insegnante della figlia

«Ho ribadito più volte - continua l'insegnante - quello che lei stessa una volta mi disse: 'per voi può essere uno stragista, un criminale, un super boss, per me resta mio padrè.

Ho letto dentro queste parole tutto il dolore di una giovane ragazza divisa tra la consapevolezza di essere figlia di un boss e l'amore inevitabile e imprescindibile per un genitore, chiunque esso sia, anche un mafioso. Non ho mai screditato Lorenza, come non l'ho fatto mai con nessuno dei mei alunni. In classe lei è stata amata, rispettata, valorizzata come tutti gli altri miei studenti». «Su questa vicenda so bene che forze più grandi di Lorenza si muovono e si agitano. Se così non fosse non si spiegherebbero i trenta anni di latitanza. Se ognuno avesse fatto il proprio dovere, non ci sarebbero stati tutti questi morti ammazzati che oggi pesano sulle nostre coscienze. Insegno da 15 anni e in classe ho parlato sempre di mafia e legalità, del coraggio di dire la verità, di non girare lo sguardo altrove», ha concluso.

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La posizione dell'avvocato della figlia

«A seguito dell'arresto di Matteo Messina Denaro, il bailamme mass mediatico innescatosi non ha risparmiato la di lui figlia, Lorenza Alagna. Sono state diffuse attraverso i mezzi di informazione a tiratura nazionale e di divulgazione online, sin dai giorni immediatamente successivi all'arresto e con ritmo sempre più incessante ed insistente, notizie destituite di ogni fondamento, riguardanti una presunta manifestazione di volontà da parte di Lorenza Alagna atta a rinnegare ogni contatto con il di lei padre. Si smentisce in modo categorico tutto ciò che è stato pubblicato falsamente, stante che, Lorenza Alagna mai ha rilasciato alcuna dichiarazione che potesse indurre a ritenere la sussistenza della volontà in capo alla suddetta di rinnegare ogni contatto con il di lei padre a seguito dell'avvenuto arresto, con la doverosa precisazione che mai e poi mai sono intervenuti contatti con il predetto fin dalla nascita». Lo scrive, in una nota, l'avvocato Franco Lo Sciuto, che rappresenta Lorenza Alagna, la figlia del boss Messina Denaro, che ha preso il nome della madre.

La donna è «figlia naturale di Matteo Messina Denaro», come dicd lo stesso legale nella note. «Appare doveroso sottolineare che Lorenza si è sempre astenuta da ogni contatto con i giornalisti, quand'anche gli stessi si siano installati quotidianamente sotto casa a presidio dell'abitazione ed alla ricerca di dichiarazioni scoop in modo da alimentare il vortice mediatico - prosegue il legale - L'avere allontanato in modo risoluto l'assalto mediatico di taluni giornalisti sotto casa è condotta inequivoca, insuscettibile delle fuorvianti interpretazioni ribaltate nelle testate nazionali. La sfera del rapporto padre-figlia è intangibile ed insindacabile, e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata».

Il legale prende le distanze

«Non possono, pertanto, tollerarsi indebite intromissioni nella sfera di detti rapporti, le cui dinamiche devono restare estranee alle cronache ed alle critiche da parte di giornalisti, sociologi, opinionisti, mass-mediologi e di tutte quelle figure che, a vario titolo, dispensano sapere e giudizi sui mass-media. Ogni ulteriore intervento sul punto dovrà ritenersi indesiderato, inopportuno e fonte di sicuro turbamento per Lorenza». «Si fa invito - conclude - alla solerte insegnante di letteratura italiana, che richiama con passione contatti di natura scolastica con Lorenza Alagna e con l'intera classe di liceali, limitatisi, per inciso, ad 1 mese di supplenza durante i 5 anni di liceo, ad astenersi dalla divulgazione di racconti e commenti in travisamento di fatti sulle testate nazionali, verosimilmente dettati dall'irrefrenabile ed incontrollabile smania di apparire sulle prime pagine dei giornali e delle tv di stato. Le indebite interferenze ad oggi rilevate, hanno persino attinto la sfera dei rapporti riguardanti il nucleo familiare costituito da Lorenza e dal di lei compagno». Lorenza Alagna vuole «rivendicare la incontestabilità e legittimità di ogni scelta personale e intima, siccome attinente alla sfera dei rapporti con il di lei padre, mai rinnegato».

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