L'addio a Michele Merlo: Salvini e Meloni al funerale. Stadio pieno di fans e la sua canzone «Credici sempre»

La bara di Mike Bird e i famigliari
La bara di Mike Bird e i famigliari
Venerdì 18 Giugno 2021, 17:55 - Ultimo agg. 19 Giugno, 11:40
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ROSA' -  «Abbiamo, sino ad oggi, comunicato per lo più attraverso i nostri consulenti e legali che continueranno a farlo di nuovo da domani, tranne qualche piccolo sfogo da genitori sofferenti e provati da un immenso dolore che sappiamo già non avrà mai fine. Ma oggi vogliamo parlare noi, vogliamo consegnare, io e Katia, mia moglie, una preghiera a tutti voi». Per dire addio al figlio, Michele Merlo, il giovane ex concorrente di Amici morto il 6 giugno all'Ospedale Maggiore di Bologna a causa di un'emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante, i genitori Katia Ferrari e Domenico Merlo hanno scelto un video accompagnato dalle parole del cantante, che diffondono in concomitanza con i funerali nello stadio di Rosà, in provincia di Vicenza. Ha parlato anche Luna, la fidanzata di Michele, applaudita da tutti.

«Nostro figlio, vostro artista»

«Michele è nostro figlio - sottolineano in una nota - ma è anche il vostro artista, l'artista molte volte incompreso e da alcuni dimenticato, l'artista con dentro un tormento di emozioni che ha saputo sfogare con le sue canzoni, perché solo così sentiva di essere Michele.

Per prima cosa vogliamo ringraziare tutti, senza tralasciare nessuno, in particolare voi che darete voce a Michele per sempre».

La bara al centro dello stadio, con i famigliari vicino

Le parole di Mike Bird

«Abbiamo il cuore stanco di chi la vita l'ha rincorsa, di chi ha detto un sacco di bugie, perché per dire la verità ci voleva forza», sono le parole di Michele. «Una vita di silenzi, di sogni potenti, di non sentirsi mai abbastanza; porta pazienza. Ma come glielo spieghi a quelli che la felicità non è niente per chi è sempre stato senza. Dai! Dimmi che sono un tipo triste adesso! Ma io triste lo sono diventato e vorrei chiudermi in una scatola che almeno al buio non lo vedo quanto è cattivo questo mondo malato... Io sto con quelli che ci credono davvero, che ogni giorno fanno a botte con le nuvole per un po' di cielo sereno. E chiamaci stupidi. E un giorno troveremo pure pace, e sarà più semplice di quello che crediamo; basterà accettare il buio e non volere per forza sempre luce. Ho paura dell'amore e non del resto; ma non mi lascio perdere perché il mio sogno è questo, anche se fa un sacco male. Viviamo, ricordiamo, soffriamo; per sempre, come rondini nel temporale».

I politici

A rappresentare la Regione l'assessora Manuela Lanzarin, rosatese e contittadina di Michele. Presenti alle esequie anche il leader della Lega Matteo Salvini, entrato allo stadio mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini. Poco dopo ha fatto ingresso nello stadio anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Entrambi hanno trovato posto in prima fila, in mezzo al campo. 

 

L'omelia: «Ci lascia un esempio»

«Ora, caro Michele, con la nostra fede e con la nostra preghiera apriamo le nostre mani e le eleviamo in alto così che tu, piccola ed ora forte rondine, possa senza paura raggiungere volando felice le mani di Dio pronte a custodirti nel suo immenso amore». È uno dei passaggi dell'omelia di padre Carlo Maria Veronesi, della Diocesi di Bologna, ai funerali di Michele Merlo. «Da lì accompagnaci tutti, perché possiamo far volare nel bene più bello e prezioso la nostra esistenza quaggiù - aggiunge il sacerdote -. Senza paura e senza spegnere la bellezza di vivere, in tutti i suoi momenti, che tu ci hai insegnato». Don Veronesi ha sottolineato che «oggi noi vogliamo con la nostra preghiera che tutto il cammino umano ed artistico di Michele gli permetta di raggiungere la pienezza; quella pienezza che Michele nelle sue canzoni affermava di ricercare». «Ci ammonisce Michele in una sua canzone dicendo: "Non vedi ch'è tutto spento? Hanno spento tutte le luci. Pure quelle che ho dentro". Dio invece - rileva il sacerdote - continua ad accompagnare il nostro cammino, la nostra strada e continua ad illuminarci dicendoci che egli è anche oggi qui con noi». Alla platea, fatta di molti giovani, che assiste muta alle esequie, don Veronesi ha offerto una riflessione: «Riteniamo che la vita sia pensare a se stessi, ai propri orticelli e ad essere come diceva Papa Francesco ai giovani, "seduti sul divano". Invece il nostro cammino per raggiungere la saggezza di Dio passa attraverso ogni nostro gesto verso gli altri; ogni nostro gesto semplice, autentico, disinteressato, verso chi abbiamo accanto ed anche verso chi non conosciamo ma ci chiede una parola, un conforto, un aiuto». «In questi giorni ha notevolmente colto la mia attenzione il racconto di alcuni fan di Michele che trovavano nelle sue risposte alle loro paure, difficoltà e sofferenze, molto conforto ed aiuto per continuare a camminare nella vita. Michele lascia anche a noi quest'esempio». E chiude con un invito: «Non ci scoraggiamo e non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne».

Il sindaco: «La sua voglia di vivere»

«Negli occhi splendidi di quel ragazzo c'era la grande voglia di vivere». Con queste parole il sindaco di Rosà Paolo Bordignon ha ricordato Michele Merlo, qualche minuto prima della celebrazione del funerale. «Questo è solamente un momento di dolore - ha aggiunto il primo cittadino - ritengo che il silenzio sia la scelta migliore di vicinanza alla famiglia. E' l'unica cosa che chiedo a tutti». Alla domanda «Come ricorderete Michele?» Bordignon ha risposto: «È presto in questo momento».

Tribuna piena

A un'ora dall'inizio dei funerali di Michele Merlo la tribuna dello stadio, che ospita per le regole Covid 200 persone distanziate, era già piena. Gli invitati sono stati sistemati sulle 300 poltroncine in campo. L'altare è stato predisposto all'altezza del centrocampo. Un migliaio di persone presenti: è questa il numero reso noto dall'amministrazione di Rosà che ha organizzato la cerimonia. Metà delle persone arrivate nel Comune vicentino non sono potute entrare nello stadio e sono state costrette a seguire la messa attraverso gli altoparlanti collocati nei piazzali all'esterno. Ingente la presenza di forze dell'ordine, anche in borghese, vista la partecipazione alle esequie di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

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