Aquarius: «Non ci fermiamo». Prua rivolta a nord verso Marsiglia

Aquarius: «Non ci fermiamo». Prua rivolta a nord verso Marsiglia
Aquarius: «Non ci fermiamo». Prua rivolta a nord verso Marsiglia
Lunedì 24 Settembre 2018, 15:50 - Ultimo agg. 25 Settembre, 11:42
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La prua rivolta verso nord, l'Aquarius punta su Marsiglia, dove spera di trovare un porto in cui far sbarcare i 58 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo della Libia. Sempre che il presidente francese Emmanuel Macron dia il via libera a un'operazione che segnerebbe un precedente assoluto per il suo Paese e che Oltralpe ha già infiammato la polemica politica. 

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E mentre sulla nave umanitaria pende l'iter panamense che dovrebbe toglierle l'autorizzazione a navigare, la ong Sos Mediterranee rilancia: «Non ci fermeremo, chiediamo una bandiera qualsiasi per andare avanti con le nostre operazioni». Non si placa invece la polemica contro l'Italia, accusata di avere spinto su Panama proprio perché bloccasse l'Aquarius. «Chiare» pressioni, ribadiscono dall'ong Sos Mediterranee, che insieme a Medici senza frontiere opera sulla nave. Quanto al ministro dell'Interno Matteo Salvini, che aveva smentito un intervento italiano sullo stato sudamericano, dice «bugie», secondo l'organizzazione.

Sos Mediterranee chiede dunque alla Francia di fare un'eccezione alla regola del porto sicuro più vicino e di permettere all'Aquarius di poter attraccare a Marsiglia. Una possibilità che Macron aveva già negato alla stessa nave a metà agosto dopo la decisione italiana di chiuderle i propri porti e dopo un lungo braccio di ferro tra Roma e Malta. Oltre la metà dei francesi, peraltro, si era detta contraria ad accogliere la nave. L'imbarcazione approdò infine in Spagna, a Valencia, con i suoi 630 migranti a bordo, dopo l'inedita decisione di ripartirli su base volontaria tra diversi Paesi dell'Ue. Ora l'Aquarius è rimasta l'ultima imbarcazione gestita da organizzazioni non governative a navigare nel Mediterraneo per soccorrere migranti. E presto potrebbe non essercene più nemmeno una, se l'autorità marittima panamense andrà avanti con la sua scelta di toglierle la bandiera. «Panama torni sulla sua decisione», invoca il presidente di Sos Mediterranee France, Francis Vallat. Una richiesta che si estende anche a tutti i Paesi europei perché in caso di bisogno assicurino una bandiera alla nave.

Gli appelli, almeno per il momento, sembrano essere caduti nel vuoto: Salvini continua a definire l'Aquarius «una nave fantasma» mentre nessuna apertura alle richieste dell'ong è arrivata dalla Francia, né da altri Paesi d'Europa. E anche la reazione della Commissione europea appare perlomeno tiepida: «Solidarietà all'equipaggio - fanno sapere dall'esecutivo di Bruxelles - ma tutti gli attori nel Mediterraneo devono rispettare la legge internazionale». Tante grazie alle ong per il lavoro fatto finora, insomma, ma ora l'obiettivo dell'Europa è «arginare l'immigrazione illegale» per sostituirla con i flussi legali.
 

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